La tecnologia dei droni ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Nello specifico, i droni FPV, o first person view, sono diventati sempre più veloci e manovrabili, al punto da offrire riprese spettacolari anche durante le manifestazioni sportive più estreme. La Red Bull ha sempre sfruttato al massimo questa tecnologia per realizzare immagini semplicemente impressionanti delle imprese dei suoi atleti. Ma se parliamo di velocità e di applicazione estrema del concetto, si deve per forza pensare alla Formula1.
Solo che seguire una vettura capace di quelle velocità in curva e rettilineo, non è affatto un affare semplice. Ma le sfide sono sempre piaciute a Red Bull, che ha deciso di aiutare i ragazzi del team olandese "Dutch Drone Gods" nello sviluppo di un drone FPV in grado di realizzare l'impresa. Questo il testo del comunicato con cui la Red Bull racconta l'evento, ma vi consigliamo di sedervi comodi e godervi il video che ne è uscito fuori. Come possiamo definirlo in un solo termine? Pazzesco!
Alla vigilia della nuova stagione di Formula 1, Max Verstappen si è trovato a fronteggiare fin da subito un temibile rivale: un drone FPV. Tra le curve del prestigioso circuito di Silverstone il tre volte Campione del Mondo è stato inseguito da un drone costruito appositamente per girare delle riprese in first-person-view (FPV) ad alta velocità. È stata la prima volta che un drone ha sostenuto la velocità di una monoposto di Formula 1, catturando video ad alta definizione.
"Non avrei mai pensato di vedere un drone andare così veloce solo per delle riprese - ha detto Max Verstappen dopo averlo visto in azione sul circuito di Silverstone - Non sapevo che mi stesse seguendo mentre guidavo sotto la pioggia. Si è avvicinato molto in alcuni punti e sono rimasto davvero sorpreso di come riuscisse a mantenere il passo, anche in curva. Sicuramente si tratta di una prospettiva diversa con la quale guardare la Formula Uno."
Lo sviluppo ha richiesto oltre un anno per la creazione di un drone in grado di essere più veloce di una macchina di F1, raggiungendo i 300 km/h in soli 4 secondi e una velocità massima di oltre 350 km/h. Per prepararsi a scendere in pista con il loro connazionale, Max Verstappen, i Dutch Drone Gods e il pilota Ralph Hogenbirk, noto come Shaggy FPV, hanno progettato il prototipo nel loro laboratorio di Eindhoven e svolto diverse simulazioni di volo. Lo sviluppo è stato possibile grazie al know-how fornito dalla Red Bull Advanced Technologies del team di Formula 1 Oracle Red Bull Racing.
Sono state progettate e prodotte carenature aerodinamiche leggere al fine di ridurre la massa totale del drone di circa il 10%. Gli aggiornamenti sono stati, successivamente, testati sulle piste di Formula 1 con le macchine RB8 e RB19 guidate dal Liam Lawson e dal vincitore di 13 Gran Premi David Coulthard. "Quando vedi grandi inquadrature ampie perdi la prospettiva della velocità della macchina. Ci sono tanti modi per dare veramente ai fan la sensazione di cosa significhi guidare una di queste macchine da corsa. – Ha detto David Coulthard - Quando il drone ti porta così vicino, ti senti coinvolto nell'esperienza. Sono sicuro che in un futuro non troppo lontano queste riprese verranno trasmesse come parte della diretta TV."
Il pilota del drone, Shaggy FPV, ha percorso il tracciato di volo con un radiocomando, tramite il visore FPV in grado di trasmettere una visuale dal drone. L’inquadratura è stata, inoltre, regolata tramite un pedale. Ciò ha richiesto una particolare attenzione nella coordinazione mano-occhio così da ottenere un primo piano fluido di una monoposto di F1 che va oltre i 300 km/h. Avendo precedentemente pilotato una varietà di droni FPV che seguono atleti di MTB in eventi come il Red Bull Cerro Abajo, tenere il passo con la macchina di Formula 1 a piena velocità è stata una nuova sfida per Shaggy FPV.
Soprattutto in termini di curvatura, accelerazione e decelerazione, durata della batteria, connettività tra il drone, il ricevitore e il pilota così come il superamento di ponti e cartelloni pubblicitari. "Questo è un drone speciale perché è l'unico che ha una videocamera ad hoc e raggiunge alte velocità. È costruito su misura, di fatto è un pezzo unico. Creare un drone con queste specifiche e che sia in grado di seguire una monoposto di Formula 1, mantenendo l’inquadratura sul soggetto per tutta la durata del giro, è stato un progetto molto impegnativo. - ha commentato il pilota del drone, Shaggy FPV. - Queste sono state le riprese più folli che io abbia mai fatto.”
La sfida non è stata soltanto stare accanto alla RB20 ma anche evitare ostacoli come i ponti intorno al circuito. Mentre i droni tradizionali viaggiano intorno ai 60 km/h, con una durata della batteria di circa 30 minuti, quello progettato per inseguire la RB20, aveva la necessità di essere agile quanto una macchina di F1. Questo ha comportato il bisogno di effettuare grandi accelerazioni e decelerazioni che riducevano significativamente la durata della batteria a circa 3 minuti. Dettagli che non sono sfuggiti a Verstappen mentre riguardava le immagini del drone dietro la sua vettura. "Per un drone, ci sono molte cose che bisogna prendere in considerazione. Per esempio evitare i ponti e anticipare i nostri punti di frenata, noi abbiamo un pedale del freno mentre in aria funziona diversamente. Quindi deve essere davvero stressante mantenere un livello di concentrazione così alto,” ha commentato il tre volte Campione di Formula 1, Max Verstappen.