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SBK, Arrivederci CIV Superbike: ecco perché Zanetti ha deciso di lasciare

La prossima stagione Lorenzo Zanetti correrà nell’IDM Superbike con Ducati Triple M Racing senza difendere il titolo nel CIV Superbike: i retroscena della sua decisione

SBK: Arrivederci CIV Superbike: ecco perché Zanetti ha deciso di lasciare

Attraverso un post pubblicato martedì sui personali canali social, Lorenzo Zanetti ha comunicato quel che sarà del suo futuro agonistico. Come anticipato su queste pagine lo scorso 23 novembre, il Campione CIV Superbike 2023 ha ufficializzato che non sarà al via della stagione 2024, sposando la causa del rinnovato team Ducati Frankfurt Triple M Racing con l’obiettivo di portare la Panigale V4 R al top del campionato nazionale tedesco IDM Superbike. Una notizia che, inevitabilmente, fa-e-farà parlare: una scelta forzata perché legata agli strascichi dei noti fatti di Imola penseranno in molti. Il motociclista bresciano, tuttavia, ha preso una decisione mirata, andando a smentire coi fatti le voci tutt’altro che fondate che stavano trapelando da alcune settimane a questa parte.

Il legame con Ducati

Partiamo da un presupposto. Al netto dei rumours circolati, il ruolo di Zanetti (tester delle “creaturine” di serie made-in-Borgo Panigale) nell’organigramma Ducati non è mai stato messo in discussione. Certo, chi di dovere all’interno dell’azienda ha condotto tutte le verifiche del caso dopo l’incidente di Imola con Michele Pirro, basandosi su elementi certi (telemetria della V4 R di Zanetti in primis). Analisi che, secondo fonti più che attendibili, avrebbero assolto in buona parte il diretto interessato: scagionato si dice dalle accuse di intenzionalità, ma l’errore di calcolo (attaccare in quel modo-e-tratto Alessandro Delbianco perdendo successivamente il punto di corda, QUI il video) resta. Una “tirata d’orecchie”. La sua nuova destinazione trova conferme in tal senso: nel 2024 correrà in un altro campionato sì, ma con il pieno supporto della casa madre.

Progetto ambizioso per l'IDM

Lorenzo Zanetti al fianco di Matthias Moser, il boss di Ducati Frankfurt Triple M Racing

Ripartirà da un progetto che coinvolge Triple M Racing (dai trascorsi nel circus del Mondiale Superbike), Ducati Francoforte (concessionario, anzi colosso, di riferimento Ducati in Germania) ed altre piccole-grandi realtà del Paese, oltre alla partnership tecnica col Motocorsa Racing Team (vedi sopra il logo in bella mostra sulle felpe del team). Non solo, potrà “costruirsi” attorno una struttura di livello con, probabilmente, tecnici provenienti da Borgo Panigale a dare manforte alla squadra che, contestualmente, porterà in pista una seconda moto affidata a Marc Moser (figlio del proprietario). Banale sottolinearlo: ai vertici Audi stuzzica e non poco l’idea di vincere nel campionato “di casa”, riportando la Rossa sul tetto dell’IDM SBK a distanza di 10 anni dall’ultima volta (2014 con Xavi Forés e il team 3C Racing). Per questo appaiono ingenti le risorse stanziate per questo progetto. Zanetti scaricato da Ducati dunque? Affatto.

La dipartita dal CIV Superbike

E allora, come mai non è rimasto nel CIV Superbike? Domanda lecita. Come si usa dire “binomio che vince non si cambia”. Ecco, in questo caso no. Talvolta le apparenze ingannano ed è opportuno approfondire più nel dettaglio questo secondo aspetto, non propriamente marginale. Banalmente, qualcuno potrebbe obbiettare che l’approdo alla corte di Ducati Frankfurt Triple M Racing sia una naturale conseguenza del (presunto) divorzio dalla formazione di Luca Conforti, con cui ha condiviso gioie e dolori nel quinquennio 2019-23. In realtà Zanetti ha avuto fino all’ultimo buone chance di difendere l’#1 coi medesimi colori. Come riportato lo scorso 3 novembre, la trattiva di rinnovo tra le parti era ben indirizzata in ottica di una seconda V4 R da affiancare alla new entry Roberto Mercandelli. Almeno fino a quando la proposta per l’IDM non si è fatta più concreta e invitante, difficile da rifiutare.

Nuova sfida

Si è ipotizzato il doppio impegno anche se, considerando le 2 concomitanze (su 6 round...) previste dal calendario con l’IDM, sarebbe stato chimerico presentarsi ai nastri di partenza del CIV SBK 2024 non tanto coi favori del pronostico, quanto coi presupposti minimi per provare a bissare (o almeno avvicinare) il trionfo dell’anno precedente. Un motivo in più per mettersi alla prova in un nuovo contesto, affrontando la prima stagione in pianta stabile in un campionato nazionale Superbike differente dal CIV per avversari (molti dei quali dai trascorsi mondiali nonché supportati dagli importatori tedeschi o le filiali delle rispettive case costruttrici), tracciati (“da pelo”, vedi Schleizer Dreieck, Nurburgring e Hockenheimring) e regolamento (centralina libera e mono-gomma Pirelli). Pertanto, nessun screzio, diverbio o ripercussione sui rapporti interpersonali con Broncos Racing post-Imola. Lo testimonia la partecipazione dei componenti della squadra, il team manager Conforti su tutti, alla festa di celebrazione del titolo organizzata dallo stesso Zanetti martedì in quel di Brescia.

Svanisce (per ora) il sogno di correre con l’#1

Naturalmente la perdita del Campione in carica della serie è un duro colpo per il CIV Superbike a livello d’immagine, non da meno per la Federmoto italiana che da “dietro le quinte” monitorava la vicenda con legittimo interesse. Di fatto Zanetti ha agito consapevolmente, senza alcuna forzatura esterna a dispetto di chiacchiere (insistenti) prive di fondamento trapelate nelle ultime settimane. Come perfetta chiusura del cerchio col Broncos Racing Team, ripercorrendo le azioni di molti sportivi nel corso della storia, Zorro lascia da vincente. Discusso, forse mai realmente riconosciuto, ma pur sempre un vincente. La speranza è che il suo non sia un addio, bensì un semplice arrivederci: “Un ringraziamento speciale allo staff del CIV, con l’augurio di rivederci presto”, scriveva lunedì sui social. Conquistato il primo titolo italiano della carriera, resta più soltanto che sfoggiare l’#1 sulla carena. Un momento più unico che raro, con il suo (secondo) sogno nel cassetto che, malgrado il passaggio all’IDM, potrebbe avverarsi ugualmente. Magari mediante una comparsata d’onore (wild card) nel 2024...

Photo credit: Micaela, Broncos Racing Team profilo Facebook, Lorenzo Zanetti profilo Facebook

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