Bagnaia deve sperare che il buongiorno non si veda dal mattino, perché altrimenti ci sarebbero motivi per cui preoccuparsi. Nel venerdì di Valencia tutto è andato secondo i piani di Jorge Martin che, grazie al 2° tempo, si è già preso un posto in Q2, mentre Pecco, solo 15°, dovrà provarci domani. Alla vigilia del primo match point per il campione del mondo, il pilota del team Pramac ha usato tutte armi a sue disposizione, comprese quelle psicologiche e la marcatura a uomo a fine delle FP2 è stata la più eclatante.
“È stato come negli ultimi 3 GP, in cui mi si è attaccato spesso dietro, ormai ci sono abituato - fa spallucce Bagnaia - È giusto che provi a fare qualcosa, ma credo anche che sia meglio se pensasse a se stesso perché ha detto che dovrà vincere entrambe le gare e al momento non è il più veloce. Forse dovrebbe concentrarsi sul suo lavoro invece di perdere tempo”.
Non è riuscito a innervosirti?
“Andavo talmente piano che avrei fatto ugualmente fatica a entrare in Q2, onestamente non è riuscito. Anche perché è tutto l’anno che ho sempre 5 o 6 piloti che mi seguono”.
Perché queste difficoltà da parte tua?
“Un po’ mi aspettavo di non essere in Q2 per quanto ho faticato, andavo piano. Non è stata una giornata facile fin dal mattino e nel pomeriggio è stato lo stesso, di solito riusciamo a finire il lavoro nel venerdì ma oggi non ce l’abbiamo fatta. Ho già visto i dati, perdo mezzo secondo in 3 curve: è tantissimo, ma sono solo 3 curve e quindi è più facile identificare il problema. C’è tempo per migliorare e cercheremo di fare tutto per bene”.
Qual è il problema?
“Non ho grande fiducia all’anteriore, non riesco a fare scorrere la moto e perdo molto tempo in ingresso di curva alla 1, alla 2 e alla 6. Domani sarà sicuramente una Q1 difficile, proveremo a fare il massimo e trovare una soluzione come sempre. Non siamo obbligati a vincere il titolo domani, su questo punto sono abbastanza tranquillo”.
Ti aspetti qualche aiuto in qualifica?
“Quante Ducati ci sono in Q1? Tre oltre a me? Chiederò a tutti di chiudere il gas (ride). Scherzi a parte, penso non ci sia bisogno di giochi di squadra e comunque non mi piacciono. Ci saranno molti piloti forti da battere per riuscire a passare in Q2, Alex Marquez, Marini, Bastianini, Quartararo. Se non ci riuscissi? A Mandalika partivo 13° e poi ho vinto la gara”.
Rispetto a un anno fa la pressione è maggiore o minore?
“Sarebbe stato meglio essere già in Q2 per passare una serata un po’ più tranquillo, mi girano un po’ le palle ma non cambia molto. Per il momento, sono in una situazione migliore, forse perché sono concentrato a migliorare, mentre lo scorso anno sentivo di più la pressione. So che devo lavorare”.