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MotoGP, Fabio Di Giannantonio: 48 ore di fuoco aspettando la Ducati di VR46

Il manager di Fabio ha parlato con Uccio e punta tutto sull’accordo in settimana con il team capitanato da Rossi. Se dovesse saltare il Piano B è il ruolo di terzo pilota piuttosto che il ritorno in Moto2

MotoGP: Fabio Di Giannantonio: 48 ore di fuoco aspettando la Ducati di VR46

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Fabio Di Giannantonio ha conquistato in Qatar la sua prima vittoria in MotoGP. Un sogno a lungo inseguito e finalmente realizzato, tanto da ripagarlo per tutti gli sforzi profusi in questo anno e mezzo con i colori Gresini. Peccato che al momento sul suo futuro aleggi un grosso punto interrogativo, perché il capitolino non ha ancora una sella per il 2024.

Inizialmente il laziale sembrava destinato a rimpiazzare Marc Marquez in Honda, ma alla fine la RC213-V del 93 in HRC se la prenderà Luca Marini, lasciando di fatto libera quella della sua Ducati per il prossimo anno. Sfumata l’ipotesi HRC, l’unica soluzione per Di Giannantonio di restare in MotoGP è quella di saltare sulla Ducati del team capitanato da Valentino Rossi.

L’operazione non sembrava più di tanto convincere il management della VR46, tanto che l’idea era quella di promuovere Aldeguer dalla Moto2 in top class. Come ben sappiamo lo spagnolo è però blindato da un triennale con il team di Boscoscuro e di conseguenza servirà mettere mano al portafoglio.

Sta di fatto che dopo la vittoria di Fabio a Losail, al termine della gara il manager di Diggia ha avuto un lungo confronto con Alessio Salucci. Diego Tavano ci ha infatti confermato che potrebbe esserci uno spiraglio e l’obiettivo è quello di chiudere l’accordo in settimana visto lo step compiuto dal capitolino in questa seconda parte di stagione con tanto di vittoria in MotoGP.

Di sicuro non c’è tempo da perdere, considerando che tra soli otto giorni ci sarà il primo test in ottica 2024. La palla però è nelle mani della VR46, che dovrà decidere quello che sarà il futuro di Diggia. Qualora l’affare dovesse saltare, il Piano B di Tavano è quello di parlare con Ducati o un'altra Casa, Aprilia in testa, per offrire a Fabio il ruolo di terzo pilota per il 2024. A tal proposito c’è già stato anche un confronto con Massimo Rivola.

Visti i tanti infortuni che si sono verificati nel corso di questa stagione, Di Giannantonio potrebbe diventare utile come pilota di riserva per andare incontro a eventuali defezioni nel corso del prossimo campionato. Questa diventa quindi la seconda pista che percorrerebbe il manager capitolino piuttosto di un ritorno in Moto2 da parte del suo assistito.

In attesa del round finale di Valencia, per Diggia c’è quindi un’altra gara da affrontare, quella di trovare una sella. Il destino però non sarà solo nelle sue mani.   

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