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MotoGP, Bagnaia: "So cosa mi aspetta a Valencia, con 21 punti non posso stare tranquillo"

"Il contatto sfiorato con Di Giannantonio? Sono stato risucchiato dalla scia e fortunato a non colpirlo. Anche Martin ha avuto problemi con le gomme? Sabato non cercavo scuse"

MotoGP: Bagnaia:

Chi pensa che Bagnaia sprizzi gioia da tutti i pori per avere allungato a 21 punti su Martin dopo la gara del Qatar non lo conosce bene. In una domenica quasi perfetta, c’è un neo che disturba il campione del mondo: “non sono contento al 100% perché non ho vinto” ammette Pecco. Al netto di quella piccola delusione, non si poteva aspettare di meglio, soprattutto dopo un sabato in cui aveva perso terreno nella Sprint. “Oggi ho avuto le prestazioni che mi aspettavo ieri - spiega - È andato tutto alla perfezione, ho potuto mettermi al comando e fare la gara ideale. È stato bello potere imporre il mio passo, non mi capitava da tanto tempo”.

Però non sei del tutto soddisfatto…
Ho fatto lo stesso errore del 2021 con Zarco, di solito imparo dai miei sbagli”.

Parli del quasi contatto con Di Giannantonio alla staccata della prima curva. Valeva la pena rischiare così tanto?
No, sono stato anch’io colto di sorpresa, mi sono spaventato e ancora di più rivedendo quell'episodio in tv. Mi sono spostato per evitarlo, ma sono stato risucchiato dalla sua scia quando avevo il gas chiuso. Per fortuna sono riuscito a mettere la moto di traverso e a frenare forte, con la moto dritta lo avrei preso. Ho cercato di fare l’unica cosa possibile per evitarlo, ero pronto a tamponarlo perché continuavo a essere risucchiato dalla scia. È andata di lusso. Ci ho provato, ma Fabio era più veloce di me oggi. Dopo quello spavento, negli ultimi due giri ho pensato solo ad arrivare al traguardo”.

È andata comunque bene.
Molto più di quello che speravo. Però vincere avrebbe significato molto, non solo per il campionato ma anche per me. Come avevo detto ieri, qualche volta bisogna avere anche fortuna. Oggi ho fatto un grande lavoro, ho tenuto un passo incredibile. Però 21 punti di vantaggio  non abbastanza per esser tranquilli, ma arrivo a Valencia nella migliore posizione possibile”.

Molto simile a quella dello scorso anno, quando ti giocavi il titolo con Quartararo. Quanto grande sarà la pressione?
Il miglior modo per non sentirla è concentrarsi per fare il massimo. L’anno scorso a Valencia avevo sofferto molto, ora sono preparato e so quello che mi aspetta. La cosa che mi preoccupa di più è il meteo, perché a fine novembre non si sa mai quali condizioni si potranno trovare. Martin dovrà spingere e io potrò gestire il vantaggio, ma non è il miglior modo per affrontare la pressione”.

Martin oggi ha perso tanti punti.
Ha fatto una brutta partenza, poi ho visto che faticava, forse gli è successo qualcosa di simile a me nella Sprint. Non ho chiesto di avere informazioni sulla sua posizione, ho saputo che era 10° solo a fine gara”.

Ieri qualcuno sosteneva che i tuoi problemi di gomme fossero una scusa…
Col cavolo! Ma non me ne frega niente di quello che dicono, l’importante è che io vada forte, è solo una minoranza quella che va contro corrente”.

Trovi giusto che un campionato possa essere deciso dalle gomme?
Sfortunatamente a volte dobbiamo avere a che fare con queste situazioni e non puoi fare niente per gestirle. Sicuramente bisogna migliorare, questi problemi stanno aumentando perché andiamo sempre più forte, abbiamo spostato il limite molto in avanti e anche un piccolo problema alle gomme può fare una grande differenza. Per esempio, io nella Sprint ero più lento di 2 o 3 decimi al giro, che sono pochi in generale, ma tanti con il livello attuale”.

Se fossi nei panni di Martin, cosa faresti a Valencia?
Penserei a fare il massimo possibile, sapendo che se va bene va bene, altrimenti niente. In MotoGP si possono perdere o guadagnare tanti punti per molti motivi diversi”.

Hai già fatto i calcoli su come potresti diventare campione già sabato prossimo?
Dovrò vincere la Sprint con Jorge fuori dal podio!”.

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