Limitandosi a guardare la classifica, si potrebbe pensare che Bagnaia e Martin abbiano avuto una giornata simile, anzi leggermente migliore quella dello spagnolo. In verità il 7° posto di Jorge e l’8° di Pecco (la cosa importante è che sono entrambi in Q2) non raccontato tutta la verità. Perché il pilota di Pramac ha salvato il turno con il giro veloce dopo essere incappato in una gomma posteriore che non funzionava, mentre il campione del mondo ha lavorato con tranquillità e solo una bandiera gialla gli ha tolto la soddisfazione di una migliore posizione in classifica.
Infatti, quando Bagnaia arriva a parlare con i giornalisti è sereno: “abbiamo lavorato molto bene già da ieri, decidendo con che moto partire e tutto funzionava come mi aspettavo. Non toccheremo niente fino a domani, la mia moto lavora come deve e mi piace. Nel secondo turno ho dovuto usare delle gomme anteriori che non erano quelle giuste, ma bisognava provarle” il riassunto della sua giornata.
Nulla da segnalare, verrebbe da dire, al contrario dei problemi che ha incontrato Martin con le gomme.
“È successo molte volte anche a me, l’ultima in Thailandia. Sono cose che possono accadere, bisogna lavorare bene pensando che si può trovare una soluzione a tutto. Non credo che sarà un problema per lui, ha fatto un bel giro e, anche se non è esplosivo come al solito, è comunque nei primi 10” il commento ai guai dei rivale. Che forse, questa volta, una sbirciata ai dati di Pecco la darà.
“Abbiamo due stili di guida un po’ diversi, no so - la risposta politicamente corretta del campione del mondo - Oggi sono stato competitivo tutto il giorno, purtroppo mi hanno tolto il mio miglior giro per una bandiera gialla e mi sarebbe piaciuto finire finalmente un venerdì davanti, ma va bene così”.
A preoccuparlo, semmai, è capire quali gomme usare per le due gare.
“È difficile scegliere - ha ammesso - Nel primo turno con la dura all’anteriore mi ero trovato molto bene, ma la sera fa freddo, la temperatura superficiale potrebbe essere bassa e quella gomma fare un po’ di fatica. Vedremo domani, ma il problema è che le altre due opzioni, almeno che non migliori il grip, durano poco ed è un incognita un po’ per tutti. Per la Sprint? Il discorso è lo stesso, bisogna vedere quanto migliorerà il grip sulla pista perché oggi dal primo al secondo turno siamo scesi di 4 secondi. Domani faremo un altro passo in avanti”.
La sorpresa sono le Aprilia (ce ne sono 3 nei primi 5 posti), ma non per Pecco.
“Sapevo perfettamente che con questo livello di grip sarebbero andati forte - ha affermato - Inoltre Raul è sempre stato veloce su questa pista, oggi sono stato un po’ con lui e guidava molto bene, penso sia il favorito al momento. Come passo, io e lui oggi eravamo i più veloci”.
Prima di congedarsi, l’ultimo commento è sulla pista rinnovata:“È molto diversa. Le luci sono sicuramente molto più forti che in passato, non mi aspettavo che fosse così illuminato. A livello visivo, le prime due curve sono quelle che sembrato cambiate molto, le vedi più strette, ma in realtà sono uguali a prima”.