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SBK, Canepa: “Yamaha aveva stravolto la R1 per Toprak, con Rea è diverso”

“Con Toprak abbiamo dovuto prendere una direzione completamente diversa rispetto agli altri piloti. Rea ci ha detto di mettere la moto così com’è nelle casse per l’Australia”

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A EICMA c’è anche un campione del mondo. È Niccolò Canepa, che lo scorso settembre ha conquistato il titolo nell’Endurance con i colori YART. Una stagione non certo semplice per il pilota ligure, visto che dopo Suzuka le speranze iridate sembravano essere svanite nel nulla.

Poi ecco il colpo di scena finale al Bol d’Or: prima la resa di FCC TSR Honda poi il trionfo di Yamaha che regala alla Casa dei Tre Diapason un successo a tratti insperato. Di questo e tanto altro ne abbiamo parlato con Canepa, che come ben sappiamo cura anche lo sviluppo della R1.

“Per noi questa è stata una stagione veramente incredibile – ha esordito – il Mondiale Endurance è una disciplina in cui il lavoro di squadra fa la differenza ed è grazie a questo che siamo arrivati al successo.  In questi anni abbiamo lavorato e io ho cercato di fare da tramite tra Endurance e SBK, dato che erano due entità separate. Adesso invece sono unite con trasferimento di dati, tecnologia, persone e tanto altro”.

A proposito di SBK, Yamaha ha inaugurato settimana scorsa il capitolo Rea.
“Il sorriso a 32 denti dopo il primo giro di Johnny penso sia stata una bella soddisfazione per tutti noi. Con Rea abbiamo in squadra un sei volte iridato, che raccoglie un eredità importante, ovvero quella di Torpak. Ovviamente c’era un po’ di pressione per il suo arrivo, ma vederlo veloce fin da subito è stata una bella soddisfazione”.

Ovviamente Rea non è Toprak.
“La cosa curiosa è stata vedere Johnny iniziare con la stessa posizione in sella di Toprak, nonostante abbiano due stili diversi. Toprak sfrutta di più la frenata mentre Johnny era più efficace nelle curve veloci”.

Con il turco la Yamaha ha imboccato tre anni fa una nuova direzione, adesso potrebbe forse esserci una sorta di ritorno al passato.
“Con Toprak avevamo stravolto la R1, adottando un assetto estremo. Lui andava in una direzione e i piloti Yamaha in un’altra. Johnny si è invece trovato molto naturale in sella alla Yamaha e per certi versi ci siamo avvicinati ai parametri degli altri piloti”.

Cosa vi ha detto Johnny dopo il test di Jerez?
“Mettete la moto così com’è nelle casse per l’Australia (sorride). A parte le battute, il nostro programma di lavoro prosegue e per i test di fine novembre abbiamo alcune novità”.

Toprak ripartirà da BMW. Cosa dobbiamo aspettarci?
“Lui è un talento cristallino e tutti noi conosciamo bene le sue qualità. Proprio per questo motivo me lo aspetto veloce fin da subito”.

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