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MotoGP, Bagnaia: "Importante battere Martin, non ce la facevo dal GP d'Austria"

"Andare a riprendere Bastianini e Marquez era troppo rischioso, a volte è meglio arrivare dietro. Sono contento per Enea, è il pilota che più si meritava di vincere e in Qatar potremo lavorare insieme"

MotoGP: Bagnaia:

Prima di arrivare in Malesia Bagnaia aveva 13 punti di vantaggio su Martin, la lascia con uno in più, ma anche con un Gran Premio e due gare in meno da disputare. Soprattutto è riuscito a battere Martin giocando con lui ad armi pari “e non ci riuscivo dall’Austria” sottolinea Pecco. In questo momento del campionato tutto conta e anche se il 3° gradino del podio non è il risultato pieno in cui forse il campione del mondo sperava, ha comunque un significato speciale.

Conta molto, era molto importante stare davanti a Jorge dopo un fine settimana così - sorride Bagnaia - Sono stato molto competitivo, ho fatto la pole position dopo tanto tempo che mi mancava. Mi spiace solamente di avere avuto delle brutte sensazioni nella sprint e avere perso dei punti, altrimenti in questo GP avrei potuto averne guadagnati di più. In ogni caso bisogna essere contenti, oggi ho fatto un gran lavoro e ho dato 6 secondi a Martin, è importante in termini di velocità e prestazioni.

Per due volte ti ha superato, per due volte hai risposto.
Jorge era molto veloce in inserimento alla curva 14, mi ha passato ma è andato un po’ largo, così ho incrociato la traiettoria per rimettermi davanti. Non volevo che ci stesse lui, perché pensavo avesse un passo migliore di quello che poi ha tenuto. Poi c’è stato il sorpasso all’esterno, in Thailandia non ero riuscito a chiuderlo, quindi era importante farlo qui. Un sorpasso all’esterno è sempre più bello (ride)”. 

Cosa ti dà un fine settimana così, pur senza avere vinto?
So come si sta quando fai un 3° posto e mi dispiace un po’ perché potevo ambire a lottare per le prime due posizioni. Nella lotta con Martin ho perso un po’ di tempo e quando ho cercato andare di andare a prendere Alex ed Enea ho iniziato ad accusare tanti movimenti all’anteriore, penso a causa della temperatura. Sarebbe stato molto rischioso continuare a spingere, ogni tanto finire dietro va bene.

Pensi che Martin abbia accusato il colpo dopo questa gara?
No, credo che arriveremo fino a Valencia e saremo nella stessa e identica situazione”.

Cosa pensi quando vedi i 14 punti di vantaggio?
Che dovremo aspettare fino a Valencia (ride). Sono meglio di niente, o addirittura di essere dietro, se come in passato rimanesse solo 2 gare sarebbero un buon vantaggio, ma con anche le sprint sono pochi”.

Rispetto a un anno fa, stai vivendo in modo diverso la lotta per il titolo?
La pressione c’è, ci sarà sempre ed è giusto che ci sia: avere questo tipo di pressione è un lusso. Se riesco a gestirla meglio? Vedremo, più si avvicinerà la fine e più peggiorerà”.

Cosa ti aspetti dal prossimo Gran Premio in Qatar?
È una pista difficile, ma sarà nuova per tutti perché l’hanno riasfaltata e non sappiamo che gomme useremo. Però sono sempre stato veloce, tranne l’anno scorso, quando avevo buttato giù Jorge quando eravamo 7° e 8°. Nel 2021 avevo fatto la pole position”.

Tra gli altri piloti chi potrebbe essere l’ago della bilancia?
Non lo so, al momento io e Jorge siamo gli unici due contendenti al titolo. Sarà importante stare davanti a tutti, ma anche che Enea abbia trovato le migliori sensazioni. Magari in Qatar riusciremo a fare un lavoro insieme che potrebbe permetterci di stare entrambi davanti”.

Come hai vissuto questa vittoria di Bastianini?
“Sono contento per lui. L’anno scorso aveva vinto molte gare e lottato per il titolo in una squadra satellite, quando arrivi in un team ufficiale devi dimostrare il tuo talento, ma Enea si è subito infortunato, poi è tornato e gli è successo nuovamente. Sono contento per lui perché è il pilota che più si meritava questa vittoria, non solo per quello che ha fatto in pista, ma anche per la situazione cha sta vivendo fuori.

Te lo aspettavi così veloce?
In questa stagione mi sorprendo sempre del passo che riusciamo a tenere. L’anno scorso io ed Enea eravamo stati velocissimi, ma la gara di oggi è stata più rapida di 15 secondi. Penso che le prestazioni siano migliorate così tanto perché tutte le Ducati sono competitivi e noi piloti siamo progrediti insieme. Tenere un ritmo sul 1’59” è qualcosa di incredibile, pochi anni fa qui a Sepang era difficile scendere sotto i 2 minuti anche solo per un giro”.

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