Due anni dopo aver vinto il titolo in Moto3 nella sua stagione d’esordio nel Motomondiale, Pedro Acosta ha messo il suo sigillo anche nella classe intermedia, laureandosi campione della Moto2 a Sepang. Il secondo posto ottenuto nel Gran Premio della Malesia è bastato all’alfiere del team Ajo per chiudere aritmeticamente i giochi per il campionato con due Round d’anticipo, grazie ai 77 punti di vantaggio accumulati sul suo rivale Tony Arbolino, 10° al traguardo dopo una furiosa rimonta.
Secondo pilota dopo Alex Marquez a conquistare il titolo sia in Moto3 che in Moto2, il Tiburón de Mazarrón è entrato nella storia come il secondo campione più giovane della classe intermedia a 19 anni e 171 giorni (nonché il più giovane iridato della Moto2, davanti a Marc Marquez), mettendo la ciliegina su una stagione che lo ha visto conquistare fin qui sette vittorie e altri sei podi, con un solo errore a Le Mans. Un segno della crescita compiuta in questi tre anni sotto l’ala del team Red Bull KTM Ajo.“Devo ringraziare la squadra che ha lavorato tantissimo in questi due anni, perché abbiamo sofferto tanto l’anno scorso. È la mia terza stagione e anche l’ultima con questo team e voglio davvero ringraziarli tanto” ha detto un tesissimo Acosta nel parco chiuso, ormai pronto per il salto in MotoGP nel 2024.
Ad assicurarsi la vittoria del Gran Premio a Sepang è stato dunque Fermin Aldeguer, che ha continuato la sua striscia positiva centrando il secondo successo consecutivo dopo tre pole position di fila. Una vittoria mai in discussione quella dell’alfiere del team Speed Up che ha dominato la corsa dal primo all’ultimo giro, transitando sotto alla bandiera a scacchi con 7 secondi di vantaggio su Acosta. Terza piazza per Marcos Ramirez, che ha completato il podio precedendo Ai Ogura e Jake Dixon, risalito dall’ottava casella dello schieramento. Segue Somkiat Chantra, sesto davanti a Sam Lowes e Joe Roberts, con Arbolino a completare la Top 10.
Ci ha provato in ogni modo il pilota lombardo a tenere aperto il Mondiale fino al Qatar ma grinta e cuore non sono bastati al portacolori del team Marc VDS, protagonista di un Gran Premio complicato sin dalle prime fasi di gara. Perso terreno subito dopo il via per evitare Manuel Gonzalez, rimasto in mezzo alla pista dopo una caduta, Arbolino si è trovato invischiato in un contatto con Ai Ogura e Aron Canet, che lo ha fatto precipitare in 24esima piazza, costringendolo a una gara tutta in salita.
Poco più indietro Dennis Foggia, che ha concluso la corsa in 15esima posizione, 21° Mattia Casadei mentre Celestino Vietti è stato costretto alla resa da una scivolata in Curva 9 nelle prime fasi di gara. Domenica da dimenticare anche per Aron Canet, obbligato a scontare un Long Lap Penalty per la caduta di ieri in qualifica in regime di bandiera gialla e poi finito a terra in Curva 2.