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SBK, Yamaha pensa a DMR Racing per il CIV Superbike 2024

Incerto il futuro del Keope Motor Team: trattative in corso tra Yamaha e DMR Racing per la fornitura delle R1 dalla prossima stagione del CIV Superbike, che cosa bolle in pentola?

SBK: Yamaha pensa a DMR Racing per il CIV Superbike 2024

Il successo conseguito lo scorso 8 ottobre in Gara 2 a Imola, a firma di Alessandro Delbianco, potrebbe restare l’ultimo capitolo della (breve) storia del Keope Motor Team nel CIV Superbike. Dopo aver interrotto il digiuno ultradecennale della R1 nella Superbike tricolore e conquistato 14 podi in due anni e mezzo di sforzi umani, tecnici e (soprattutto) economici, la compagine nata dalle ceneri del glorioso GAS Racing Team sembra vicina a passare il testimone. Queste esitazioni, comunicate a chi di dovere con largo anticipo, hanno inevitabilmente scatenato una serie di rumours e legittimi interrogativi. Banalmente: il progetto Keope Motor Team andrà avanti? Nell’eventualità, chi prenderebbe il suo posto in qualità di squadra di riferimento di Yamaha Motor Italia dal 2024? Domande che, negli ultimi giorni, stanno trovando risposte.

Yamaha che fa gola

Inutile negare che l’investitura di squadra supportata direttamente dalla filiale italiana di Iwata farebbe gola a molte strutture, non necessariamente già legate al marchio. Proprio dalla finalissima di Imola sono iniziate a trapelare diverse voci che, con il trascorrere delle settimane, hanno assunto contorni più definiti. Secondo le indiscrezioni raccolte, Yamaha Motor Italia starebbe negoziando (ad oltranza) con il team DMR Racing la fornitura delle R1 nel CIV Superbike a partire dalla prossima stagione. Una formazione apprezzatissima e, non da meno, con esperienza da vendere nel paddock della massima serie nazionale.

DMR Racing realtà consolidata

Dal debutto nel lontano 2008 per volontà dell’ex pilota Walter Durigon, il team DMR Racing ha sempre fatto tutto in proprio, restando legato a BMW per oltre un decennio con risultati apprezzabili. Periodo durante il quale ha portato in pista, tra i vari, piloti del calibro di Matteo Ferrari, Luca Vitali, Alessandro Delbianco e anche un “certo” Luca Conforti (oggi team manager vittorioso di Broncos Racing Ducati). Più recentemente ha sposato la causa Honda registrando, al netto del folgorante 2021 vissuto insieme a Delbianco (vice-campioni dietro a Michele Pirro), un drastico calo di performance nell’ultimo biennio a causa del problematico adattamento della CBR 1000 RR-R agli pneumatici Dunlop. Conclusa una stagione 2023 tutt’altro che entusiasmante con appena un podio conseguito in Gara 1 a Vallelunga da Riccardo Russo, in ottica 2024 potrebbe ritrovarsi a cambiare pacchetto tecnico per la terza distinta occasione.

DMR-Yamaha: un matrimonio che si farà

Mai come in questo caso si rivelerebbe una scelta (potenzialmente) vincente per DMR Racing. Perché erediterebbe l’investitura di Yamaha Motor Italia. Perché disporrebbe di una YZF-R1 in costante ascesa che, nella seconda metà del 2023, ha dimostrato di poter reggere il confronto contro le più collaudate Ducati e Aprilia. La lunga trattativa in corso potrebbe risultare funzionale ad appianare le ultime questioni burocratiche (budget, gestione moto e sostegno della casa madre in primis), con buone possibilità che vada in porto. Tant’è che in questi giorni non fanno altro che rincorrersi i nomi dei piloti che porterebbero in pista, si vocifera, due R1: Alessandro Delbianco (sotto contratto diretto con Yamaha, nella foto d’apertura) e Riccardo Russo (già legato a DMR Racing) su tutti.

Seconda squadra Yamaha

Regna l’incertezza invece attorno al futuro del Keope Motor Team. Considerando che Yamaha Motor Italia punta a schierare almeno un paio di squadre nel CIV Superbike 2024, non è escluso che alla fine si possa trovare una soluzione per quella che si tratterebbe di una terza R1 sullo schieramento di partenza. Se non sotto le insegne Keope Motor Team, attraverso qualche altra struttura pronta ad accaparrarsene la gestione. Magari, perché no, proveniente dal CIV Supersport... i giorni a venire saranno pertanto decisivi per definire i programmi di Iwata.

Photo credit: Dani Guazzetti

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