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MotoGP, Bagnaia: "Martin vuole essere primo dopo il Qatar? Io in tutte le gare"

"Vado all'attacco, era da tempo che non chiedevo modifiche al team dopo il venerdì. Bautista? Sapeva sarebbe stato difficile, rispetto alla SBK è tutto diverso e più complicato"

MotoGP: Bagnaia:

Sepang è il ring su cui Bagnaia e Martin hanno iniziato ad affrontarsi oggi, ognuno con il suo stile. Jorge facendo magie sul giro secco, Pecco costruendo la sua prestazione con pazienza. Il 2° tempo dello spagnolo e l’8° dell’italiano al venerdì dicono poco, solo che sono entrambi in Q2 e che sono pronti a sfidarsi. Oggi, più anche della posizione in classifica, sono preziose le sensazioni e Bagnaia, in questo senso, può tirare un sospiro di sollievo.

“Sul passo gara siamo stati molto veloci, in vista della gara io e Jorge siamo quelli che lo sono di più, ma anche Alex Marquez sta andando abbastanza bene, soprattutto sul giro secco  - il bilancio di Pecco - In questo momento siamo noi tre, ma è sempre difficile dirlo, anche Binder ha migliorato molto durante la giornata. A me è mancato il secondo time attack, quando ho preso la bandiera gialla, altrimenti avrei potuto essere più vicino a Jorge, nei primi 3. Avrebbe aiutato essere subito fra i più veloci, ma sono veramente contento delle mie sensazioni in sella, era da un po’ di tempo che non le avevo dall’inizio. Domani sarà fondamentale prendere la prima fila, su questa pista non fa una grande differenza essere in seconda, ma quello è l’obiettivo giusto da raggiungere”.

Come stai affrontando questo fine settimana?
All’attacco, come sempre. Sono contento perché è il primo venerdì in cui non ho chiesto nulla di diverso alla mia squadra per sabato e non succedeva da tanto, forse non mi capitava da prima di Barcellona. Anche in Thailandia ero fra i primi 10 venerdì, ma non avevo queste sensazioni, questo passo. Devo fare un altro passo in avanti, ma nella mia guida, non sulla moto”.

Il GP dell’Austria era l’ultimo in cui avevi dominato, sei a quel livello?
In quel fine settimana avevo un chiaro vantaggio in termini di prestazioni. Questa pista è diverso, ma di solito sul passo sono veloce. Martin è più forte sul giro secco, ha fatto un passo in avanti rispetto a me dopo Barcellona e io devo ritornare ai miei livelli, in Qatar e Valencia sarà importante.

Martin ha detto che sarà fondamentale essere in testa al campionato dopo il Qatar, sei d’accordo?
Io penso che sia sempre meglio essere davanti, a me andrebbe bene esserlo qui, in Qatar e a Valencia (ride)”.

Ti piace di più questo finale di stagione o quello dello scorso anno?
Questo, perché è più dinamico. L’anno scorso ero in lotta con Quartararo che era in un momento molto difficile, non riusciva ad avere le prestazioni che avrebbe voluto, mentre io ero fortissimo. Era una situazione diversa, io e Jorge abbiamo la stessa moto, lo stesso materiale e possiamo guardare l’uno i dati dell’altro: è tutto molto più livellato.

Martin ha detto che si sentiva un po’ rigido questa mattina, tu riesci a guidare con la mente libera?
Non è il momento di bloccarsi (ride). L’anno scorso mi era successo a Valencia, all’ultima gara, ma non credo che la pressione lo limiterà”.

Come hai visto Bautista oggi?
La MotoGP è il massimo del massimo del motociclismo, Alvaro è qui per divertirsi e sapeva benissimo che non sarebbe stato facile, infatti ieri tutti abbiamo detto che se fosse stato nei primi 10 potrebbe considerarsi felicissimo. Il fine settimana è ancora lungo, migliorerà ancora, ma per il ritmo che abbiamo in MotoGP devi essere subito veloce, ho visto che in SBK hanno strategie completamente diverse e non è abituato”.

Vi siete mai parlati?
“Mi sembra che voglia farsi gli affari suoi, è venuto qui per divertirsi e lo sta facendo sicuramente perché guidare queste moto è qualcosa di fantastico”.

Secondo te, rispetto alla SBK, cosa cambia di più: lo stile di guida o tutte le cose che devi fare mentre guidi?
Difficile da dire, le differenze sono tante: il livello dei piloti, il livello delle moto, le cose che ci sono da fare, le Michelin invece delle Pirelli. È complicato”.

Bastianini sta continuando a faticare.
Penso che Enea abbia perso il giusto momento per capire la moto, le prime gare in cui non spingi al massimo. Ora sta faticando per questo motivo, ha uno stile di guida per cui entra molto veloce in curva e secondo me la GP23 non lo sta aiutando molto in questo senso”.

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