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MotoGP, Jorge Martin: "Vorrei arrivare in Qatar da leader del Mondiale"

"L'obiettivo è recuperare punti a Bagnaia, non importa quanti. Io nel team ufficiale? Orgoglioso di correre con Pramac, ma ne sarei felice. La wild card di Bautista? È leggero, sarà competitivo in rettilineo"

MotoGP: Jorge Martin: "Vorrei arrivare in Qatar da leader del Mondiale"

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Il campionato giunge alle sue ultime battute, dopo una breve pausa i piloti si preparano ad affrontare l'ultimo terzetto di sfide. Prima tappa il circuito di Sepang, in cui la sfida tra i ducatisti Martin e Bagnaia promette scintille. Lo spagnolo, ripresosi dagli inciampi in Indonesia ed in Australia, è più agguerrito che mai, solo 13 i punti che li separano, poco più dei punti di una sprint in cui Martin si è dimostrato mattatore assoluto in questa seconda fase di campionato. Lo spagnolo non nasconde però di avvertire la pressione di una sfida in cui mantenere la mente lucida e non commettere errori di valutazione farà da ago della bilancia in questa ultima rush di stagione. Cruciale forse potrebbe rivelarsi anche un altro tipo di pressione, quella delle gomme dopo il warning ricevuto in Thailandia, tappa che ha consegnato al portacolori del team Pramac la sua quarta doppia vittoria di stagione, un successo che ne testimonia l'incredibile forma fisica e mentale, riconosciuta ormai anche dai propri avversari.

Dopo il weekend di Buriram ti sei concesso una pausa a Bali, per festeggiare il risultato ma anche per stemperare la pressione prima del rush finale.
"Dopo la gara ero davvero contento - racconta Jorge - È stato un weekend magnifico, con la mia quarta doppia vittoria in questo campionato. Sono rimasto a Bali perché ho sempre avuto difficoltà a gestire il jet lag e ho pensato fosse anche una buona idea quella di restare nello stesso clima, potrebbe essere d'aiuto anche qui in Malesia. A esser sinceri però la pressione non è diminuita, ho avuto fin troppo tempo per pensare a tutto, avrei preferito saltare dubito in sella per un'altra gara. Ora non vedo l'ora di mettermi alla prova anche qui a Sepang".

Una curiosità, a Mandalika Pecco aveva portato la mano sull'orecchio sul podio, hai fatto lo stesso gesto a Buriram.
"Giuro che è stato solo un caso! - scherza lo spagnolo - Ero semplicemente euforico per la vittoria, nessuna strategia. Dopo due errori sono riuscito a recuperare il distacco, è quello che mi rende più orgoglioso del lavoro svolto nell'ultimo weekend".

In Malesia hai firmato anche il giro più veloce lo scorso anno, in gara però un errore ti costò la gara. E' giunto il momento di pareggiare i conti col circuito di Sepang?
"Si, mancavano pochi giri per recuperare il distacco ma sfortunatamente i miei sforzi finirono nella ghiaia. Spero che quest'anno col nuovo asfalto le cose  andranno diversamente, sembra che i dossi siano di meno e forse anche i tempi sul giro diminuiranno ancora".

La MotoGP è diventata straordinariamente tecnica e competitiva, questo ha aggiunto allo stress della corsa per il titolo in Thailandia?
"Credo che molto sia dovuto anche ai ritmi incessanti del calendario, nei momenti di stacco tra una gara e l'altro si ha il tempo per pensare, ma quando poi metto le ruote della moto sul circuito penso solo alla gara. Oggi sono piuttosto rilassato e sono fiducioso di poter fare bene anche qui in Malesia".

Le tue prestazioni e la possibilità per te di vincere il titolo hanno dato vita a voci che ti vedrebbero nel team ufficiale Ducati il prossimo anno, accanto al tuo rivale Bagnaia.
"Non posso dire molto in merito, personalmente sarei orgoglioso di continuare la mia carriera col team Pramac, ma sarei ugualmente felice della possibilità di entrare nel team Factory".

Il campionato è giunto alle sue ultime battute, ogni piccolo errore potrebbe fare la differenza. A Buriram hai ricevuto un warning per la pressione delle gomme, questo potrebbe crearti una difficoltà in più nelle prossime gare?
"E' stato un piccolo errore con cui dovremo ovviamente fare i conti, ma la cosa importante è stato l'aver raccolto altri 25 punti. Le altre vittorie però sono arrivate con una pressione delle gomme normale, quindi l'unica vera difficoltà sarà la gestione della pressione all'anteriore qualora dovessi trovarmi in scia".

Nelle ultime gare hai dominato sin dai primi giri, preferisci quel tipo di vittoria rispetto ad una lotta vinta sorpasso dopo sorpasso?
"Mi piace partire in testa alla gara, in fondo corro da solo per tutto il weekend, riesco a mantenere meglio la concentrazione. Per certi versi essere dietro ad altri è più facile, devi solo inseguirli, ma dal punto di vista della strategia di gara essere davanti è un vantaggio considerevole".

Qui a Sepang correrà anche Bautista. Lo spagnolo reduce dal suo secondo titolo nel mondiale Superbike beneficerà di una wildcard, sarà un rivale in più in pista?
"E' difficile avere delle aspettative sulle prestazioni di un pilota, penso che ai test di Misano abbia dato prova di essere competitivo, sappiamo che è un pilota veloce ed anche molto leggero, questo sul rettilineo potrebbe dargli un vantaggio. Gli auguro di essere competitivo ma il livello della MotoGP resta comunque molto alto".

Martin ha invece le idee abbastanza chiare sulle proprie di aspettative sul circuito di Sepang.
"L'anno scorso fui molto competitivo nonostante con la moto non ero in sintonia come lo sono ora. Anche ai test i risultati furono molto positivi quindi credo che le premesse siano ottime, anche grazie al nuovo asfalto. L'obiettivo è recuperare punti, che siano 3, 4 o 10 non farà differenza, vorrei arrivare in Qatar nuovamente da leader del mondiale".

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