Red Bull è il fenomeno indiscusso della Formula 1 dei nostri tempi: dopo un periodo di assoluto e indiscusso dominio da parte di Mercedes sui circuiti internazionali, oggi la Red Bull ha saputo guadagnarsi la prima posizione e scalzare quella che, da tempo, sembrava una posizione ormai fissa in casa Mercedes.
Oggi, il nostro focus cercherà di spostarsi altrove: alle squadre al di fuori di Red Bull. Come potranno accorciare le distanze con la scuderia austriaca? Facciamo insieme alcune considerazioni.
Il divario tecnico
Come primo fattore, il divario tecnico delle vetture di pista Red Bull è ampio e degno di nota. Il team di sviluppo e di ingegneri è al lavoro per la creazione di auto da corsa con assetti sempre più aerodinamici, con un maggiore controllo e con capacità di tenuta sempre più solide.
Questo fattore è evidente sia in termini di classifica (dove Red Bull è prima con entrambi i piloti ingaggiati nella sua scuderia), sia presso i siti che decidono le quote delle scommesse sportive on line (dove gli austriaci sono visti come i favoriti).
Di recente, Red Bull ha visto un tracollo durante la sua gara a Singapore. Si ritiene che i problemi abbiano riguardato l’assetto e la gestione delle gomme. In sostanza, è stato un inconveniente dovuto a una mancata collaborazione tra meccanica e aerodinamica, in particolar modo causato dalla conformazione della pista cittadina di questo circuito asiatico.
Tuttavia, la performance è stata recuperata con il Gran Premio del Qatar, dove Red Bull ha riconquistato la prima posizione con la vittoria di Verstappen e ottenuto 26 punti.
Ma quanto influisce davvero il divario tecnico delle vetture Red Bull confrontate a quello delle altre scuderie?
Se prendiamo Ferrari, è una scuderia storica che ha avuto l’umiltà di studiare e lavorare duramente per superare coloro che dominano in classifica. Di recente, ha dichiarato il modello della sua nuova lavorazione: il progetto 676, che non è altro che una versione migliorata della vettura RB19. Questo ambizioso obiettivo di migliorare l’auto da corsa che attualmente sta dominando i circuiti di tutto il mondo è sicuramente qualcosa che staremo a vedere con pieno interesse.
La vera vittoria qui è stata la comprensione dei requisiti legali e del regolamento applicato alle corse: Formula 1 ha commesso l’errore di lanciarsi in un percorso tecnico troppo complesso che, di fatti, si è rivelato fallimentare. Al contrario, Red Bull ha saputo comprendere appieno i punti del regolamento, per poi trasformarli in qualcosa di concreto e conforme alle regole.
E per quanto riguarda la Mercedes? Ebbene, il principio è lo stesso: la casa austriaca ha studiato a fondo la propria rivale e l’ha battuta, sia dal punto di vista del quadro normativo che del porpoising. Anche il tentativo del “zero pod” che la Mercedes ha messo in atto si è rivelato un fallimento. Il progetto è stato abbandonato dai tedeschi, ma i loro colleghi austriaci hanno continuato a studiarlo e… lo hanno fatto per davvero, ma con successo.
Si tratta di un’altra grande vittoria per la scuderia Red Bull, che dimostra di imparare in fretta sia dalle grandi idee ma pure dagli errori degli altri, riprendendo i concetti validi e facendoli funzionare a dovere.
Come proseguirà il campionato di Formula 1
Noi possiamo fare delle previsioni per anticipare l’andamento del resto del campionato di Formula 1. Quello che è sicuro è che la Red Bull non ha affatto intenzione di lasciare andare il proprio primato di leader indiscusso conquistato con così tanta fatica, lavoro, studio e pratica.
Bisogna vedere se le altre scuderie rivali, in primis Ferrari e Mercedes, riusciranno a stare al passo e ad adattarsi al meglio al quadro normativo. Migliorando l’assetto e le performance in pista, sarà così possibile riuscire (forse) a togliere la Red Bull dal podio e ritornare a vincere con frequenza e costanza.
Un altro elemento che è sicuro per il momento è che Red Bull continua a tenere alta la propria ambizione, cercando di sviluppare vetture sempre migliori capaci, in particolare, di vincere ogni singola corsa. Questa sfida rappresenta il nuovo terreno di caccia della scuderia austriaca, che vuole così togliere ai suoi sfidanti ogni piacere e incassare tutte le vittorie possibili in un solo campionato (evento che, a guardare la realtà, non si è ancora verificato con nessun corridore).