Si potrebbe pensare che Bagnaia sia contento della cancellazione della sprint a Phillip Island. Tutto sommato, una gara in meno fa sempre comodo a chi è davanti in campionato, ma il pensiero di Pecco è l’opposto. "Dispiace sempre non correre, è un’occasione persa - ha detto - Andiamo via dall’Australia con un bilancio positivo, ma poteva esserlo ancora di più”.
Sorprende un po’ sentire queste parole dopo averlo visto 20° nel warm up, con Martin invece 2°. “Ho avuto un piccolo problema o, meglio, c’è stata una cosa che non ha funzionato e non mi ha permesso di spingere - ha spiegato - Cos’era? Un settaggio sbagliato al posteriore che mi faceva sentire ancora di più il vento, ma avevamo risolto tutto e sul bagnato sono sempre andato bene quest’anno. Sarebbe stato interessante correre: io sono ottimista, ho fiducia in me, pensavo di potere guadagnare qualche punto”.
Detto questo, Bagnaia è completamente d’accordo sulla decisione della Direzione Gara di fermare tutto.
“La situazione era critica già questa mattina. In Moto3 hanno finito la gara in 18, le condizioni erano al limite, in Moto2 Vietti è caduto per il vento alla prima curva, come era successo a Oliveira nel 2019 - ha osservato - Hanno preso le decisioni giuste in tutto il fine settimana: hanno fatto bene a farci correre la gara lunga il sabato e a farci provare questa mattina per capire le condizioni. In Moto3 il vento era ancora nei limiti, ma in Moto2 in 9 giri sono caduti in 10, c’era addirittura un ombrello in pista. Se il vento è costante ti abitui, ma il problema sono le raffiche, inoltre qui in rettilineo sei come in un tunnel e quanto arrivi al punto di frenata prendi la botta di vento. Sull’asciutto puoi gestirlo, ma sul bagnato diventa tutto più complicato”.
Ormai l’Australia è un ricordo e il pensiero è già in Thailandia, dove si correrà nel fine settimana, poi un weekend di pausa e la volata finale: Malesia, Sepang, Valencia.
“Mi aspettano 4 GP positivi per me, almeno 3 dei 4 - rifletteva Pecco - Sapevo che Motegi, Mandalika e Phillip Island sarebbero state piste complicate per me e più nelle corde di Jorge, sono contento di andare via con 2 secondi posti e una vittoria. Ero arrivato in Giappone con 13 punti di vantaggio e lascio l’Australia con 27, quindi il bilancio è positivo. Ora arriveranno piste su cui mi troverò meglio. L’anno scorso avevo fatto un fine settimana straordinario a Buriram, come in Malesia, volavo. Sono molto fiducioso e quei circuiti mi daranno la spinta giusta per affrontare ultime gare”.
Anche il compagno di squadra Enea Bastianini ha appoggiato la decisione della Direzione Gara: “oggi non era fattibile - ha affermato - Nel warm up le condizioni non erano così male ma gli ultimi 2 giri erano già pericolosi, ho capito che eravamo al limite e nel pomeriggio il vento è aumentato. Non sarebbe stata una gara sensata, non mi sarebbe nemmeno servita a capire se riuscivo a migliorare. Rimandiamo l’appuntamento in Thailandia”.