Tony Arbolino del team Marc VDS torna sul gradino più alto del podio a Phillip island, una vittoria in condizioni molto difficili che sfuggiva allo squalo da Le Mans. Sin dai primi giri il pilota italiano si era portato nel gruppo di testa, al 4° giro marcava stretto Garcia, il cui highside gli lascia la via libera per la volata. La gara, interrotta a 15 giri dalla fine per via delle condizioni proibitive, vedeva Tony marciare ad un passo serrato, con un vantaggio di ben 15 secondi sui suoi rivali. Sul secondo gradino del podio un soddisfatto Aron Canet che accorcia le distanze da Dixon in classifica, caduto al 5° giro. Chiude il terzetto Fermin Aldeguer del team Speed UP, che per tutto il weekend aveva dettato il suo passo.
Tra gli altri piloti italiani, solo Foggia e Surra "sopravvivono" alle condizioni avverse del tracciato e passano la linea del traguardo rispettivamente 17° e 18°. Cadono invece Vietti e Casadei, quest'ultimo quando stava facendo un ottima gara nelle prime posizioni.
La bandiera rossa mette la parola fine alla competizione, che sfortunatamente per i piloti assegna solo metà punti non avendo i piloti completato almeno la metà dei giri. L'italiano accorcia così di poco il gap dallo spagnolo Acosta portandosi a 56 punti di distacco in classifica.
Una gara anomala sin dalle sue prime battute, con la caduta di Acosta nel giro di allineamento alla curva 4. La moto di Pedro non di è riaccesa e questo ha costretto lo spagnolo ad una partenza dalle retrovie. Il leader del campionato ha affrontato quindi una gara in salita, non solo per le condizioni avverse, mettendo comunque in luce un ottimo passo. La bandiera rossa ha interrotto la sua rimonta al 9° posto.
Tante le cadute: Lopez è stato il primo, quando era al comando, non terminando nemmen il primo giro. Baltus è scivolato quando era nelle prime posizioni, lo seguiranno poco dopo Garcia (con un highside, il pilota sta bene) e Salac, anch'essi nel gruppo di testa. Caduti anche Lowes, Dixon e gli italiani Vietti e Casadei.
La classifica: