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SBK, Portimao: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Ducati piglia tutto in Portogallo e Toprak finisce per pigliare a pugni la propria Yamaha. Il turco getta il cuore oltre l’ostacolo ma contro Bautista e la Rossa non basta

SBK: Portimao: il Bello, il Brutto e il Cattivo

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Destini che si incrociano e a tratti si sfiorano quelli di Alvaro Bautista e Nicolò Bulega in una Portimao tutta tinta di Rosso. C’è chi festeggia il titolo e chi quel titolo inizia ad accarezzarlo sempre più in attesa che diventi realtà.

La Ducati fa bottino pieno in Portogallo e alla concorrenza non resta che raccogliere le briciole. Ne sa qualcosa Stefano Manzi, ancora di più Toprak Razgatlioglu, battuto dallo spagnolo tanto da fargli saltare pure i nervi una volta tagliato il traguardo.

IL BELLO – A Portimao è tempo di festeggiare. Nicolò Bulega mette finalmente le mani sul titolo della Supersport, coronando la propria cavalcata iniziata lo scorso febbraio in Australia. Un risultato che lo premia per tutti gli sforzi profusi in pista in attesa della nuova avventura che lo attende in SBK nel 2024. Festa grande anche in casa MTM con Jeffrey Buis trionfatore nella SSP300 nel ricordo di Steeman, scomparso a Portimao un anno fa.

IL BRUTTO – Una domenica da dimenticare perché peggio non poteva andare. Il crash sincronizzato di Rea e Lowes nella Superpole Race ha mandato in fumo i piani Kawasaki ricordando quanto avvenuto tra Chili e Doohan  nel 1999. Come se non bastasse, in Gara 2 Johnny ha centrato in pieno il malcapitato Vierge, rovinando la gara dello spagnolo. Meglio voltare pagina e ripartire in vista dell’ultimo ballo in verde di fine ottobre.

IL CATTIVO – Non vogliamo essere nei suoi panni, ma possiamo provare ad immaginare cosa abbia provato Toprak dopo essere stato beffato due volte in fotocopia. Contro Bautista il pilota turco si è sentito come senza avere armi. Ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, dando tutto quello che aveva dentro, ma come lui stesso ha dichiarato la sua Yamaha sembrava una SuperSport nel confronto con la Rossa. 

LA CONFERMA – Questo Garrett Gerloff continua a sorprenderci sempre più e in Portogallo è mancato davvero poco che non arrivasse sul podio. L’americano sta facendo passi da gigante e in BMW si sta godendo il meritato rilancio dopo le difficoltà degli ultimi anni.

LA DELUSIONE – È stato il suo peggior weekend da inizio stagione ad oggi senza riuscire ad entrare una sola volta in top ten. Ad Axel Bassani non resta che leccarsi le ferite dopo il fine settimana di Portimao. Siamo convinti sperasse di festeggiare in modo migliore la firma con Kawasaki. 

L’ERRORE – Che fine ha fatto Huertas? Il giovane talento della SSP, che il prossimo anno raccoglierà il testimone di Bulega in Aruba, non ha mai visto una sola volta la bandiera a scacchi negli ultimi due weekend. Probabilmente in sella Kawasaki c’era un sosia tra Aragon e Portimao.

LA SORPRESA – Tra incidenti e infortuni, Michael van der Mark si è ritrovato a trascorrere più tempo sul divano di casa che in pista nell’ultimo anno e mezzo. In Portogallo l’olandese di BMW ha mandato però segnali incoraggianti a tal punto da rimanere a stretto contatto con i primi cinque della classe. Speriamo che questo sia il nuovo punto di ripartenza per il 2024.

IL SORPASSO – Il premio per il miglior sorpasso se lo dividono questa volta Toprak e il suo collega Locatelli, che sabato è partito dall’ultima fila dovendo scontare la penalità di Aragon. Una gara col coltello tra i denti per il bergamasco, che va a braccetto col turco, protagonista di un super duello con Bautista.

LA CURIOSITÀ – Bautista corre e nessuno lo tiene più. Con il tripletta di Portimao è arrivato a quota 56 successi con la Ducati, superando un certo Fogarty.

IO L’AVEVO DETTO - Fotografi e giornalisti la domenica mattina a Portimao: "Il titolo SBK verrà assegnato in Gara 2". Tutto rimandato al gran finale di Jerez!

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