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MotoGP, Martin: "Il titolo? Per me è un sogno, la responsabilità ce l'ha Bagnaia"

"Prima di partire c'è stato un problema su un sensore sulla mia Ducati, ho rischiato di non correre. La chiave di questi successi è non cambiare nulla sulla mia moto"

MotoGP: Martin:

Oggi Martin si è preoccupato solo per un momento, quando aspettava di partire sullo schieramento. La sua Ducati era circondata dai tecnici, compreso Gigi Dall’Igna. “C’è stato un problema con un sensore, dava un errore e sembrava rotto, ma poi è andato tutto bene. Sono stato fortunato, perché se ci fosse stato un problema non avrei potuto correre” ricorda quegli attimi con un sorriso per il pericolo scampato. Un guasto tecnico era l’unica cosa che oggi avrebbe potuto fermare Jorge, che ha aggiunto alla sua lista dei trofei un’altra pole position e un’altra vittoria nella gara sprint.

Abbiamo lavorato molto bene, ho fatto il record della pista e vinto la sprint race: non potrei essere più contento - il suo riassunto - Sapevo di potere tenere un buon passo, ma non così veloce. Speravo che la gara fosse più lenta, invece Brad mi ha spinto al limite per fare la differenza. Ho aumentato il gap da lui e, quando le gomme sono calate, lui ha sofferto di più di me. Abbiamo raccolto buone informazioni per domani”.

Bagnaia è sempre più vicino in campionato.
Sono passato da 66 punti a 8, è interessante, è un sogno. Non mi aspettavo di trovarmi in questa situazione 2 o 3 mesi fa”.

Ora che ci sei come la affronti?
La mia relazione con Pecco non cambierà, non da mia parte almeno. Sto cercando di sfruttare questo momento e di non cambiare la mia mentalità, è la chiave, voglio godermelo. Logicamente voglio vincere, ma non ho questa responsabilità, a differenza di Pecco, è lui a essere nel team ufficiale. Anche domani proverò a vincere e dare il massimo, poi vedremo dove sarò a Valencia. Non sai mai cosa può succedere la prossima gara o il prossimo anno, sto vincendo delle gare, sto facendo delle pole: non potrei chiedere di più”.

Stai facendo la differenza con la testa o con il polso?
Non c’è una cosa senza l’altra. Chiaramente sono in un buon momento dal punto di vista mentale e non voglio toccare molto sulla moto perché so che funziona”.

All’inizio di questo fine settimana eri sembrato più in difficoltà.
Credo di riuscire ad adattarmi alle situazioni, oggi ho usato la stessa moto di ieri. È stata solo questione di trovare i miei riferimenti, confronto i miei dati con quelli di Pecco, di Bezzecchi e queste informazioni mi aiutano a migliorare. Giro dopo giro acquisto fiducia, nelle prove ho lavorato con tanta benzina e gomme usate. Lo scorso anno facevo fatica ogni volta che arrivavo in pista, adesso invece la moto funziona subito bene. Di solito uso il mio setup di base, non adattarlo ogni volta al circuito è la chiave, conosco bene quale sia il limite”.

Cosa ti aspetti dalla gara di domani?
Bisognerà gestire di più, ma vale per tutti. Pecco e Marco hanno i miei dati e possono guardarli per capire dove migliorare, ma anche io ho i loro e in un paio di curve sono più veloci di me. Cercherò di vincere o, se non potrò, di salire sul podio. Sicuramente il ritmo sarà più lento, non è possibile tenere il passo di oggi”.

Come hai fatto a migliorare tanto da mettere in difficoltà Bagnaia?
Solitamente guadagnavo su Pecco in accelerazione e perdevo in frenata, ma ora sono al suo livello in staccata, a volte anche meglio. In generale, sono più veloce. Oggi quando Binder era vicino sono riuscito a fare la differenza in frenata. Se una volta cercavamo uno o due decimi, adesso è diventata questione di millesimi di secondo, di dettagli”.

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