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SBK, Rea: “Bisogna togliersi il cappello di fronte alla forza di Bautista”

Domenica dal doppio volto per Jonathan Rea ad Aragon: “Nella SP Race ho fatto di tutto, ma Bautista mi ha sorpassato talmente veloce da non poter controbattere. In Gara 2 non ho mai faticato così tanto”

SBK: Rea: “Bisogna togliersi il cappello di fronte alla forza di Bautista”

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Domenica dal doppio volto per Jonathan Rea al Motorland di Aragon. Se qui sembrava aver risolto buona parte dei suoi problemi, invece Gara 2 ha mostrato tutti i limiti della Kawasaki. Nonostante la scelta di gomma fosse identica alle precedenti due uscite, l’aderenza della Ninja ZX-10RR #65 è subito calata di brutto, facendo scivolare il pluri-Campione del Mondo Superbike ben lontano dai giochi del podio. A cui non è rimasto che difendere la quarta posizione.

“Non avevo mai faticato così tanto. Non so che cosa sia successo - ha dichiarato il numero 65 - a posteriori penso che la SCX standard sarebbe stata la soluzione migliore visti i 4-5 gradi in più dell’asfalto. Con queste temperature ho avuto problemi con l’anteriore e non riuscivo né a curvare né a stare con le Yamaha e le Ducati. Ho cercato di tenere a debita distanza Bassani, inoltre ho perso tempo per il problema patito da Locatelli, non sapevo se fosse fumo di olio o acqua. Pur tentando di avvisare la direzione gara, la corsa è andati avanti lo stesso”.

La SP Race di questa mattina, all’opposto, ha visto il Cannibale protagonista assoluto in un epico duello con Bautista e Razgatlioglu, culminato con il secondo posto: “Corsa incredibile. Ho fatto di tutto, anche se non è bastato. Un po’ di delusione resta. Avendo una carcassa molto morbida, con la SCX la mia moto si muove eccessivamente e questa cosa non mi piace. Bisogna essere gentili. Il problema è che la Kawasaki necessita di tanta spinta sulle gomme per farle funzionare correttamente. Non avevo altre opzioni se non quella di scegliere la SCX. Anche sul davanti la SC1 è la gomma meno soffice che disponiamo. Non è l’ideale per noi dato che necessitiamo di un settaggio parecchio più duro”.

Sul confronto ravvicinato con i due rivali ha aggiunto: “La battaglia è stata bella e coinvolgente. Penso che Bautista avesse tanto margine, mentre con Razgatlioglu mi sono divertito anche ieri. Bautista? Troppo forte, sta facendo un lavoro eccezionale. Bisogna solo togliersi il cappello...”.

Parlando del sorpasso subito al giro finale da Bautista ammette: “Non avevo idea di quanto guadagnassi nel primo settore e di quanto mi avrebbe recuperato a sua volta sul rettilineo opposto a quello di partenza. Sapevo che sarebbe arrivato, forse non così. Per questo motivo noi piloti chiediamo l’introduzione degli specchietti retrovisori - ha scherzato - volevo indurlo ad attaccarmi dall’esterno in modo da provare a staccare il più forte possibile all’ultimo curvone. Alvaro però mi ha sorpassato talmente veloce da non poter controbattere. Ha sfruttato bene le proprie carte”.

Tra una settimana il Mondiale Superbike tornerà nuovamente in pista all’Autodromo Internacional do Algarve di Portimao, altro tracciato sulla carta favorevole alla Ducati: “Sul lungo rettilineo principale si può tenere la quarta marcia in base a come arriva la moto - ha commentato - in quinta e sesta marcia entra in gioco la potenza. Mi mordo la lingua, ma è veramente frustrante la situazione”.

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