E' durato appena 11 giri il GP dell'India di Aleix Espargaro. Colpita da un guasto la sua RS-GP si è ammutolita, lasciando lo spagnolo a piedi e a secco di punti, in un momento di grande spolvero per la scuderia di Noale.
"Purtroppo la moto si è fermata - ha dichiarato - Non è una novità per noi. Ogni volta che le temperature si alzano fatichiamo". Analizzando nello specifico quanto avvenuto il pilota di Granollers, non nascondendo la propria frustrazione, ha detto: "Guidare è stata dura perché la mia Aprilia era bollente. Peccato perchè stavo andando bene e avevo più gomma di Zarco e Binder, ma ad un tratto non ho più avuto potenza. Non so come potremo migliorare la situazione, perché la problematica si ripete da tre stagioni, se non quattro e con tutta l’aerodinamica che abbiamo adesso è ancora peggio. Spero si riesca a fare qualcosa, poiché è sempre cos'ì quando si va oltreoceano".
Se il 34enne è finito ko, un po' meglio è andata a Maverick Vinales, ottavo alla bandiera a scacchi, sebbene non senza brividi. "Sono stato spinto fuori pista e mi sono ritrovato ultimo - il suo commento - Poi però ho dato vita ad una bella rimonta, per cui sono contento, in quanto in questo fine settimana non ero ancora stato in grado di trovare la quadra, invece nel warm up abbiamo provato qualcosa di inedito e la risposta è stata positiva, specialmente per quanto concerne i freni. Senza il contatto al via avremmo potuto chiudere quinti".
Come detto l'ultima sessione di prove generali prima della gara si è rivelata decisiva per un complessivo progresso del comportamento della moto. "Abbiamo cambiato in maniera sostanziale l’assetto e compiuto un azzardo- ha ribadito - Adesso posso frenare più forte e dieci metri dopo, di conseguenza, anche se il risultato è stato al di sotto delle attese sono soddisfatto. Le sensazioni sono quelle che volevo da tempo. Con i dati raccolti potremo cercare una soluzione per la Malesia e la Tailandia, specialmente per affrontare meglio il caldo. A sei giri dalla fine non riuscivo a respirare. In ogni caso, considerato che non è una pista amica, avere il passo dei primi quattro o cinque è stato buono".
In merito al forte calore che ha investito mezzi e piloti, il 28enne ha risposto a chi gli domandava il perché non si fosse slacciato la tuta. "Difficile farlo a 300 km/h! Martin ci è riuscito tra una curva e l’altra? Visto che poi è pure salito sul podio, significa che noi siamo messi male", ha chiosato con una battuta.