I piloti della MotoGP in India hanno trovato un circuito tecnico e difficile, ma anche delle condizioni climatiche estreme. Non è solo il caldo a metterli a dura prova, ma anche l'umidità nell'aria. "È peggio che in Malesia - ha spiegato il campione del mondo Pecco Bagnaia - Con la Ducati solitamente non abbiamo certi problemi, ma nel rettilineo più lungo sento il collo e le gambe bruciare". I motori di 1.000 cc springionano molto calore e sul Buddh Circuit danno... il meglio di sé.
Tutti i piloti - chi più chi meno - hanno lamentato questo problema e lo hanno evidenziato nella Safety Commission dopo le prove. Davide Tardozzi, team manager di Ducati, nel nostro Bar Sport (lo potete vedere integralmente QUI) ci ha confermato che Dorna e FIM sono corsi ai ripari e hanno deciso di diminuire la distanza delle due gare. La Sprint Race, che si correrà domani, avrà un giro in meno: da 12 si passerà a 11. Ancora più netto il taglio alla gara lunga della domenica: i 24 giri previsti diventeranno 21.
Una misura molto speciale, ma necessaria per i piloti. "Dopo 4 o 5 giri faticano a respirare" ha spiegato Tardozzi.
Anche le gare delle classe minori sono state ridotte: quella Moto3 da 17 a 16, quella Moto2 da 19 a 18.