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MotoGP, Quartararo: "Ho rotto due volte il cambio, sono tornato al vecchio"

"Sono felice di essere in Q2, servirà fare la migliore qualifica possibile. Con 8 moto in pista, domani vedremo un grosso passo in avanti della Ducati"

MotoGP: Quartararo: "Ho rotto due volte il cambio, sono tornato al vecchio"

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Il layout del Buddh Track in India presenta uno dei rettilinei più lunghi del mondiale. Data questa premessa, in pochi avrebbero scommesso di trovare Fabio Quartararo qualificato per la Q2 di domani al termine del venerdì. Erano ancora in meno stamattina, quando durante la FP1 Fabio ha dovuto riportare la sua M1 a spinta nei box per un guasto che poi si è rivelato essere legato al cambio utilizzato sulla M1. Eppure Quartararo ha centrato una piccola impresa, piazzando la sua Yamaha in 8a posizione al termine della giornata ed assicurandosi il passaggio del turno. Di certo non si tratta di una ritrovata competitività di Yamaha, visto che i veri valori in campo li vedremo probabilmente a partire da domani e secondo Fabio c'è chi ha un vantaggio oggettivo grazie a tutti i dati raccolti oggi. 

"E’ solo venerdì, penso che abbiamo fatto un grande lavoro andando in Q2 - ha commentato Fabio - Specialmente domani penso che vedremo un grande paso in avanti della Ducati, che mette in pista 8 moto ed ha tanti dati. Ma dobbiamo essere intelligenti e fare la migliore qualifica possibile, poi continuare ad essere intelligenti e gestire al meglio la scelta di gomma anteriore e la pressione da usare".

Difficile passare il turno con una FP1 così, con tanti problemi e pochi giri. 
"La FP1 è stata dura, penso di aver fatto forse solo 9 giri completi stamattina, non ho potuto imparare bene la pista e con tante curve è abbastanza difficile trovare i riferimenti di staccata, le linee giuste. Tante curve sono complesse e pensavo che sarebbe stato impossibile andare in Q2, invece ce l’abbiamo fatta e questo mi rende felice. In alcuni punti della pista il layout è davvero difficile da imparare".

Cosa è successo alla tua M1?
"Ho avuto due volte lo stesso problema al cambio. Abbiamo una cosa nuova, che in realtà utilizziamo da tre gare e non ha mai dato problemi. Ma oggi ho rotto due cambi in dieci giri, quindi penso che abbiamo provato abbastanza! Un peccato che non abbia potuto provare stamattina, almeno sono potuto tornare al vecchio cambio".

Era un vantaggio il nuovo cambio?
"Onestamente non cambia nulla, non è un vantaggio. Pesa un po’ di meno, ma nel complesso non è un vantaggio in termini di pura performance, nulla".

Hai descritto il Buddh come difficile da imparare. Quali sono i punti più critici?
"La curva 1 è davvero difficile, perché non è semplice trovare il giusto punto di staccata. Nella 5 e 6 il cambio di direzione deve essere super preciso, poi la 8 e la 9 devi trovare la linea perfetta perché sono lunghissime. Poi alla 12 quasi non vedi la curva. Per me trovare il punto di staccata perfetto è la cosa più difficile. Di solito per farlo, ti affidi molto a quello che senti in sella, i suoni del motore, delle gomme in staccata. Ma avendo fatto in totale pochi giri è diversa la questione. Devo però dire che per quanto fatto sono soddisfatto".

 

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