Mattatore del fine settimana a Misano, Jorge Martin è ripartito subito in quarta, confermandosi tra i protagonisti di questa prima giornata di prove del GP dell’India. Ottavo in mattinata, il portacolori del team Pramac ha fatto un balzo in avanti nel turno del pomeriggio, chiudendo il venerdì in seconda posizione, a soli 8 millesimi dal riferimento di Luca Marini.
Una dimostrazione dell’ottimo stato di forma di Martinator, apparso subito a suo agio sul circuito di Buddh. “È un tracciato molto divertente e mi sono divertito tanto - ha ammesso Jorge - Mi sono sentito bene al mattino e al pomeriggio siamo stati molto competitivi e abbiamo cercato di migliorare in alcune aree in cui abbiamo avuto qualche problema. Il passo è buono e sono molto contento”.
Sebbene i piloti abbiano trovato una pista molto sporca ad attenderli, il livello di aderenza offerto dall’asfalto indiano non ha deluso le aspettative di Martin, convinto di avere ancora del margine nella giornata di domani.
“Abbiamo trovato un buon grip tutta la giornata. C’è del degrado da parte delle gomme, ma al pomeriggio siamo stati molto veloci con gomma nuova e credo abbiamo già raggiunto dei tempi molto competitivi. Penso che domani riusciremo a girare sull’1’44” basso, anche se spingiamo già tanto”.
Proprio la durata delle gomme sarà una delle grosse incognite che si troveranno ad affrontare i piloti nella prima manche di gara del sabato, in cui potranno cominciare a raccogliere dei dati importanti anche in vista del primo Gran Premio dell’India.
“Abbiamo molto pattinamento e dobbiamo capire come gestire le gomme, perché le ho provate tutte e c’è un calo. Non puoi spingere al 100% tutti i giri e credo sarà difficile negli ultimi otto o dieci passaggi, per questo sarà importante riuscire a gestire gli pneumatici”, ha affermato il 25enne.
Martin si è poi soffermato sulle tante escursioni fuori pista che si sono viste quest’oggi in Curva 1, parlando anche dei possibili problemi che questo potrebbe comportare in fase di partenza.
“È una curva molto stretta e, anche se sembra un po’ più larga di ciò che è, è pur sempre una curva da affrontare in prima marcia e non è facile farlo visto che ci arriviamo a oltre 300 km/h. È difficile trovare il riferimento, ma sono riuscito a trovare il mio e questo mi rende abbastanza fiducioso, anche perché le occasioni in cui sono andato largo sono state quelle in cui mi sono distratto a guardare gli schermi - ha chiosato il ducatista - I primi giri saranno interessanti. La pista è molto sporca fuori dalla traiettoria e questo potrebbe essere un problema. Questa mattina ho rischiato un highside quando ho provato la partenza dalla pole position, per via dello sporco. Ne parlerò sicuramente in Safety Commission perché è importante pulire tutta la pista e non solo la traiettoria. Comunque siamo piloti esperti, quindi spero non accadrà nulla”.
Per quanto riguarda la sicurezza del tracciato, non sembrano esserci grosse preoccupazioni legate alle vie di fuga, anche se Martin non è del tutto convinto di un punto ben preciso della pista: “Forse la via di fuga di Curva 10 è un po’ al limite - ha ammesso - Arriviamo molto veloci in terza marcia e siamo abbastanza al limite, quindi potrebbe essere pericoloso cadere lì. Fortunatamente però non è successo. Adesso non possiamo comunque farci nulla, ma chiederemo qualche miglioria per la prossima stagione”.