Il campionato MotoGP sbarca in India, ed i piloti sono tesi tra l'eccitazione del poter posare le due ruote su di un circuito nuovo, e l'incognita che da questo ne deriva, rischi annessi. L'umore generale è però positivo, ma soltanto i primi giri delle prove libere daranno ai piloti il vero primo assaggio del tracciato indiano. Col suo lungo rettilineo che rivaleggia con quello di Austin, Brad Binder, quarto in classifica di campionato, è conscio che la sua KTM possa fare bene contro la rivale di marca principale: la Ducati. A mettere ancora più di buon umore il sudafricano, reduce da una caduta a Misano, resta per altro l'ottima performance di Pedrosa nella scorsa gara, grazie anche al nuovo telaio in carbonio che ha dato feedback più che positivi nei successivi test sul circuito italiano.
La MotoGP si approccia al GP dell'India per la prima volta. Quali sensazioni hai provato?
"Il primo approccio è stato molto positivo - ci racconta Binder -tutto è filato liscio (si riferisce forse al problema dei visti). Il tracciato è molto bello, il suo layout sembra molto divertente, e ci sono un paio di curve interessanti su cui mettersi alla prova".
Tu, come gli altri piloti che ora si contendono il titolo, hai avuto un passato nel team Mahindra.
"Ho dei ricordi incredibili e folli di quel periodo. La moto era molto maneggevole, nonostante in termini di potenza mancasse qualcosa. Questo però ti spingeva a dare il massimo in tutto per compensare. Col senno di poi credo che con quel team io abbia fatto i miei primi migliori passi in questo sport".
Storicamente la KTM ha sempre ottenuto dei buoni risultati sui nuovi circuiti. Cosa ti aspetti da questo weekend?
"Penso che potrebbe essere un buon weekend di gara per noi, il tracciato sembra fantastico. Per noi le FP1 sono state un problema per tutta la stagione, abbiamo sempre dovuto trovare la quadra anche perché quest'anno il pacchetto della moto è molto diverso da quello degli anni passati. Penso che avremo del tempo in più per capire bene il circuito ed adattarci ad esso. Ovviamente io darò il massimo per capire bene le traiettorie ma so che non sarà una sfida facile. Il meteo sembra incerto ma le temperature saranno alte e la nostra moto da il meglio di se in queste condizioni".
Dani Pedrosa ha dato una grande prova nella scorsa gara di Misano, anche grazio al nuovo telaio in carbonio. Lo avete provato anche nei test, c'è la possibilità di vederlo in pista già entro la fine del 2023?
"Lo abbiamo provato e penso che la nostra critica maggiore di quest'anno sia stata affrontata quindi questo è un piccolo ma decisivo passo in avanti. Difficile dire se riusciremo a portarlo in pista prima della fine del campionato ma speriamo di riuscirci".
Al momento sei il detentore del record di velocità in MotoGP. Qui al Buddh circuit c'è un rettilineo di 1000 metri, cercherai di infrangere il tuo stesso record?
"Potrebbe succedere è vero, il rettilineo è molto lungo ma può essere ancora abbastanza pericoloso, ma c'è un bel gomito alla fine e questo potrebbe essere un ostacolo. Penso che più importante dell'essere il più veloce sia riuscire a fare la curva successiva, al momento sarà quello il mio obiettivo" - continua scherzando il sudafricano.
Fuori dal circuito abbiamo visto moltissime moto. Lo sport è molto seguito e i fan accorsi per l'evento sono davvero numerosi. Questa passione rende ancora più importante la presenza della MotoGP qui in India?
"Vedere così tante persone avere tutta questa passione per questo sport, è un qualcosa di cui non puoi renderti conto finché non lo vedi di persona. Ogni persona che incontri nel paddock è ansiosa di condividere le proprie esperienze con le proprie moto, è bello vedere tutto questo amore per le due ruote, quindi è un motivo in più per portare loro la MotoGP".