Il mercato Superbike è nel vivo e uno dei movimenti che hanno segnato questa calda estate è certamente il passaggio di Bulega nel team ufficiale Aruba. Dopo due anni trascorsi in SuperSport, Nicolò è quindi pronto al grande salto, supportato da Alberto Martinelli.
Il suo manager, che cura anche gli interessi di Sofia Goggia, Tony Cairoli, Holgado e Suzuki, si è rivelato una figura determinante nel portare a termine la trattativa. Proprio Alberto Martinelli lo abbiamo incontrato a Maggiora in occasione del GP d’Italia di Motocross. Con lui abbiamo parlato non solo di Bulega ma anche di mercato e contratti secondo quello che è il suo punto di vista manageriale.
Ecco un estratto dell’intervista.
“Ovviamente siamo molto felici per questo percorso intrapreso da Nicolò nel mondo delle derivate - ha detto – inizialmente era un po’ scettico, ma oggi ha realizzato il suo sogno. Penso che Bulega abbia meritato la sella ufficiale in SBK così come la meritava anche Bassani, un grande pilota verso cui ho il massimo rispetto in pista”.
Alberto Martinelli non dimentica gli esordi con Bulega.
“All’inizio la situazione di Nicolò era difficile. Era un ragazzo sofferente per l’effetto VR46. Se all’inizio era in una condizione Premium poi non aveva il carattere per reggere tutta la pressione e l’aspettativa. Era forse troppo acerbo. Il fatto di essersi tolto da riflettori gli ha restituito il sorriso. Purtroppo questo è un mondo spietato e basta vedere quanto accaduto a Gardner, lasciato fuori dalla MotoGP dopo un anno”.
tra i temi toccati anche il discorso legato a Marc Marquez e l'eventuale passaggio in Gresini di cui si vocifera.
“Se fossi il manager di Marquez non lo porterei da Gresini. Ovviamente non ho nulla contro Nadia Padovani e tutto il suo gruppo di lavoro, dato che siamo in ottimi rapporti. Il motivo non è certamente rappresentato da Gresini visto che può essere qualunque altro team in questione. Personalmente, fossi il manager di Marc, porterei a termine il contratto con Honda nonostante tutti i limiti della moto, per una questione di correttezza verso la Casa, che lo ha sempre supportato e fatto firmare un quadriennale. In seguito lavorerei per trovargli un opzione per il 2025”.