Sesto alla bandiera a scacchi della gara domenicale di Misano Miguel Oliveira ha terminato l’ultimo weekend europeo con il sorriso, sia per il risultato, sia per le sensazioni provate in sella alla sua Aprilia.
“Sapevo che la scelta della gomma posteriore ci avrebbe aiutato ed infatti la moto è diventata più semplice da guidare – ha rivelato confidando di aver fatto il massimo possibile – In generale sono contento della prestazione. Forse non è stata la mia corsa migliore della stagione, ma è stata ottima. Per larga parte sono rimasto abbastanza vicino a Vinales. In alcuni momenti ho cercato di chiudere ulteriormente il gap ma, avendo visto già in mattinata che faticavo, ho preferito non rischiare. Considerato com’era cominciato il fine settimana sono soddisfatto” ha aggiunto riferendosi alla deludente 18esima piazza nell’FP1.
E a proposito delle criticità incontrate durante il Gran Premio, il portoghese ha analizzato: “Nel primo e nel secondo settore riuscivo ad arrivare vicino a Maverick, ma poi nel terzo perdevo, anche se complessivamente eravamo sullo stesso passo. Problemi di pressione pneumatici? No, andavano bene” – ha poi evidenziato prima di aprire il capitolo test in programma domani.“Non so se in termini di assetto potremo provare qualcosa di particolarmente diverso. In ogni caso non credo possa cambiare molto le cose o renderci maggiormente competitivi, visto che qui comunque abbiamo messo tre moto in top 10. Trattandosi di una pista non amica, non è andata male”.
Guardando ai prossimi appuntamenti, lontani dal Vecchio Continente, il 28enne ha invece sostenuto: “E’ come se partisse un nuovo campionato. Abbiamo davanti diverse corse inedite da affrontare e con poche informazioni per noi piloti, inoltre il meteo sarà una variante non indifferente, tra caldo, pioggia e il freddo dell’Australia. Ci sarà un bel mix. Io non vedo l’ora, penso che abbiamo raggiunto un buon passo e nelle ultime quattro gare europee siamo riusciti a creare il pacchetto ideale per essere della partita. Vedremo cosa siamo in grado di fare”.
Il round più vicino come tempi è quello sul Buddh International Circuit. Un’incognita per tutti anche sul fronte sicurezza. “Personalmente non sono preoccupato – ha infine minimizzato - Credo che si potrà correre normalmente. Non c’è motivo di pensare il contrario. Io sono fiducioso”.