Reduce dal podio della duplice vittoria dell'Aprilia a Barcellona, Maverick Vinales chiude il venerdì di Misano col secondo miglior tempo, stretto tra il padrone di casa Bezzecchi ed un Pedrosa che ha brillato sulla sua KTM. Convinto e ansioso di poter dare battaglia alle Ducati, lo spagnolo, che per Aprilia ha sempre speso solo parole d'amore dopo il divorzio dalla Yamaha, sarà chiamato ancora una volta a dimostrare i passi in avanti della casa di Noale, sempre più tra le case protagoniste di questa seconda metà di stagione.
"Le sensazioni qui a Misano sono ottime - spiega Maverick - il circuito è molto diverso da quello del MontMelò ma la moto si comporta benissimo anche con così tanta aderenza in pista. Sono soddisfatto perché dopo la doppia vittoria della scorsa settimana, sono ormai diverse gare in cui riusciamo ad essere davvero competitivi. Anche in Austria lo eravamo ma non siamo riusciti poi a tradurlo alla domenica. Ciò che mi entusiasma è che su questa moto sento di poter essere veloce, e capisco con più facilità ciò di cui ho bisogno per esserlo. I risultati delle ultime gare ci stanno dando ragione".
Il circuito di Misano sarà però terreno fertile anche per le creature di Borgo Panigale.
"Senza dubbio le Ducati saranno le nostre avversarie principali, Jorge e Bezzecchi oggi hanno dimostrato di averne di più, ma sono sicuro che anche gli altri, Pecco e Marini in primis, sapranno dire la loro. Potrebbe rivelarsi una lotta solitaria in mezzo a queste Ducati ma mi difenderò bene, ma sarà sicuramente più difficile che al MontMelò".
A Barcellona l'Aprilia aveva dimostrato di avere un vantaggio, qui le cose potrebbero essere più difficili, eppure sei in testa alla classifica: merito del pilota o della moto?
"E' difficile dare una risposta, penso che sia anche un merito di tutto il team, del modo in cui si lavora in gruppo. L'austria sulla carta era un buon circuito, ma ora credo che il circuito sia una variabile secondaria, ciò che conta per un pilota è il feeling con la propria moto, e nelle ultime sei gare è sempre stato ottimo. Sappiamo di avere ancora del margine, e questo è stato uno dei migliori venerdì di questa stagione, ma restiamo coi piedi per terra, è ancora presto per cantar vittoria. Certo, dopo Barcellona, guidare con tutta questa aderenza sull'asfalto è stato sicuramente un piacere, anche se finisce per restringere di molto il gap tra i piloti".
Com'è il passo?
"Ho girato sull'1'31, un ritmo molto alto, incredibile. La verità è che abbiamo tutte le carte in regola per vincere, ma poi in gara potrebbe succedere di tutto. Sono soddisfatto sia del livello raggiunto dalla moto che dal modo in cui riesco a pilotare questa Aprilia".
Misano potrebbe rivelarsi anche l'occasione per Maverick di ottenere la sua prima vittoria su questa Aprilia. Vittoria che ancora gli sfugge, dopo tre secondi podi, di cui due in questa stagione, in Portogallo e la scorsa settimana a Barcellona dietro ad Aleix, ed uno lo scorso anno a Silverstone.
"Per ora l'obiettivo è fare bene in qualifica - prosegue lo spagnolo- non importa la posizione, ma sarà fondamentale poter partire dalle prime file se vorrò lottare coi primi".
Infine lo spagnolo spende due parole per Dani Pedrosa. Oggi in pista con la sua KTM, il collaudatore trentottenne della casa di Mattighofen ha tenuto il ritmo altissimo segnando il terzo miglior crono nelle combinate.
"Hai girato in 1'31'1, è stato impressionante. Non ho avuto modo di girare con lui quindi non posso dire molto altro, ma so che un pilota della sua levatura saprà dire la sua questo fine settimana".