Tu sei qui

MotoGP, Pedrosa: “La scia a Marquez? Lo sapevo ma ho pensato a fare il mio tempo"

Dani Pedrosa (3°) regala spettacolo e diventa lepre di Marquez a Misano: “Ho comunicato alla squadra che mi avrebbe aspettato. Pur stando dietro a qualcuno il giro bisogna completarlo, per cui anche lui ha tirato fuori il massimo. Parliamo di Marquez, un otto volte Campione del Mondo”

MotoGP: Pedrosa: “La scia a Marquez? Lo sapevo ma ho pensato a fare il mio tempo"

Share


A fine mese compirà 38 anni, eppure Dani Pedrosa continua a sprigionare la forza e la velocità di un ragazzino. Lo aveva dimostrato lo scorso aprile nella prima uscita stagionale al Circuito di Jerez de la Frontera, lo ha riaffermato quest’oggi nella prima giornata d'attività al Misano World Circuit Marco Simoncelli. Alla seconda wild card dell’anno, il collaudatore Red Bull KTM Factory Racing ha catturato di nuovo la scena e regalato spettacolo con una strabiliante terza posizione al termine della sessione di prove decisiva per eleggere i nomi dei 10 piloti ammessi di diritto al decisivo Q2 delle qualifiche ufficiali di domani mattina.

“Giornata molto positiva, entrambi i turni sono andati bene. Abbiamo inanellato diversi giri - ha esordito il numero 26 - nel pomeriggio era importante sfruttare le morbide per assicurarsi la Q2, specie qui dove i distacchi sono particolarmente contenuti. Così come è facile perdere anche giusto un paio di decimi che sul giro possono fare parecchia differenza per la posizione finale. Non sono abituato ad usarle, ho faticato un po’ di più, ma ho cercato di tirare fuori il miglior crono possibile e posso dire di aver raggiunto il mio obiettivo. Sebbene ci siano alcuni aspetti ancora da sistemare, le mie sensazioni sono buone”.

Alla luce di queste brillanti prestazioni c’è già chi sogna un ritorno in pianta stabile dell’ex Campione del Mondo 125cc e 250cc: Lasciamo le cose come stanno - ha scherzato - non so se possiamo paragonare il Dani di oggi a quello del passato. Correre per un’intera stagione comporta pressioni maggiori, soprattutto se ci si sta giocando il titolo mondiale. Mentre affrontando un week-end di gara di tanto in tanto bisogna essere svelti a riprendere in fretta il ritmo ideale. Io resto concentrato sul presente, domani sarà un’altra giornata che si presenterà nuove sfide. Prima la qualifica, assai importante e successivamente la Sprint Race”.

L’ex portacolori Honda HRC sta sfruttando questa chance per portare avanti lo sviluppo di una nuova specifica di telaio (in carbonio?): Stiamo provando una nuova soluzione al fine di accumulare informazioni utili per il futuro, le percezioni in sella sono leggermente diverse. Ancora non conosco nel dettaglio il materiale, necessitiamo di tempo ed è per questo che abbiamo deciso di effettuare questa wild card. Se stiamo effettuando delle prove comparative con la versione tradizionale? Si, numerose. Non posso aggiungere altro....

Nel GP di Barcellona della scorsa settimana è tornata d’attualità la tematica inerente la tenuta dello pneumatico soft, la cui attuale carcassa venne introdotta nella caotica stagione 2020: “All’epoca ero già collaudatore KTM e mi ricordo non viaggiavamo sulle prestazioni odierne. Il cambio di costruzione ci ha aiutato, ci ha fatto capire come generare velocità e aderenza in curva. A quei tempi stavamo cambiando un sacco di macroaree sulla moto e studiando quali parte elidere o meno, la direzione da prendere a livello di telaio, motore, ecc... in pratica ci siamo adattati e abbiamo iniziato a sviluppare la moto attorno alla nuova carcassa".

Involontariamente, Pedrosa si è rivelato un valido alleato di Marc Marquez. Il veterano iberico ha fatto da traino al suo vecchio compagno di squadra, trascinandolo verso un crono che gli ha permesso di stampare il sesto tempo complessivo. Con il connazionale che si è complimentato più volte verso Pedrosa e lo ha ringraziato esplicitamente per il prezioso aiuto (QUI il video):Quello che ha fatto non è così insolito. Ho guidato da solo per buona parte del turno pomeridiano, lui ad un certo punto ha rallentato e mi ha seguito per un giro durante il mio penultimo run - ha spiegato - infine, ci siamo fermati al box in simultanea. L’ho comunicato alla squadra, sapevo che mi stava aspettando”.

Ed ha aggiunto: “Appena sono tornato in pista per l’ultimo time attack mi ha preso nuovamente la scia, ne ero consapevole, anche se sinceramente non ci ho pensato troppo. Puntavo a fare il mio, a spingere per stare nei primi dieci. Il fatto di restare incollato a qualcuno, comunque, non significa che il lavoro sia stato completato. Il giro lo si deve concludere, quindi anche lui ha tirato fuori il massimo. Stiamo parlando di un otto volte Campione del Mondo. Ha fatto affidamento su un’arma che in questo momento può sfruttare.

Articoli che potrebbero interessarti