Malgrado la mano dolorante per gli incidenti subiti negli ultimi due GP, Marco Bezzecchi ha cominciato il weekend di Misano come meglio non poteva. Al termine della giornata di venerdì, il riminese è risultato il più veloce del gruppo, ma non solo. Il suo 1’30”846 gli è valso pure il record del circuito.
A dispetto del buono inizio, il suo approccio continua però ad essere realistico e di basso profilo. “Oggi ho stretto i denti i primi tre giri e poi non l’ho sentito più di tanto il male. Per il time attack va bene, ma mi preoccupano la Sprint Race e la gara di domenica” - ha confessato.
Contento per questo crono al di sopra delle attese, Bez ha proseguito - “E’ stata una bella giornata. Non posso lamentarmi. Domani proverò a conquistare la pole position”.
Pur ancora sofferente, due elementi lo hanno finora aiutato a partire dalla maggior aderenza rispetto al Montmelo. “Qui non ci sono problemi di grip e si fa un po’ meno fatica – ha riconosciuto – Inoltre i ragazzi sono stati bravissimi perché la moto andava molto bene. Soprattutto nel pomeriggio abbiamo migliorato la staccata in due o tre punti dove riscontravo delle criticità, quindi sono contento”.
Al di là del suo primato, a far parlare il paddock è stato il terzo riscontro assoluto di Dani Pedrosa, in azione con la KTM e staccato di appena due decimi e mezzo. “E’ un campione – ha ammesso il 24enne – Lo sappiamo che è velocissimo, qui poi la squadra aveva fatto i test, dunque è normale che vada forte. Personalmente non sono sorpreso. A mio avviso sarà della partita anche nel Gran Premio. Spero di stargli davanti”.
Alla domanda se Valentino Rossi presente ai box gli avesse dato qualche dritta, il portacolori della Mooney VR46 ha replicato di non avere avuto ancora l’occasione di incontrarlo.
Tornando poi ai problemi alla mano ha rivelato che proseguirà con le solite terapie. “Ho delle distorsioni perché nella scivolata il mio pollice ha fatto uno strano movimento e adesso ho ancora tutti i muscoli contratti. Anche per questo ho cercato di non esagerare ed essere conservativo per evitare di soffrire nei prossimi due giorni. E’ stata sfortuna? No, sono cose che capitano”, ha tagliato corto.
Riguardo la prestazione odierna il romagnolo ha ribadito la volontà di prestarci troppa attenzione. “Siete più esaltati voi di me – ha scherzato con i media presenti al Marco Simoncelli - Meglio andarci cauti, visto che in Austria avevo già firmato un record al venerdì e sappiamo com’è finita”.
Sul giro che però gli è valso il vertice della classifica ha raccontato: “Sapevo di essere veloce, però non mi aspettavo il record. Quando ho fatto il tempo, ho notato che c’era stata una caduta poco prima che arrivassi. Non avendo visto la bandiera e non essendo sicuro se l’avessi presa o meno, ho preferito cercare di spingere al massimo. Ero al terzo giro, ma la gomma andava ancora bene ed ero sotto al mio crono precedente, per cui ho proseguito e alla fine è andata bene”.
Non sempre la velocità è sinonimo di competitività sulla distanza, quindi l’interrogativo per sabato e domenica rimane. “Non credo di essere messo male sul passo, solo che ho provato relativamente poco. Ho compiuto qualche tornata con le coperture per la gara, ma poi ho preferito non fare un vero e proprio long run per salvare le energie.Tutto dipenderà dalla mano", ha concluso augurandosi di poter vedere più pubblico sugli spalti.