Maverick Vinales a questo punto ha un unico obiettivo fino alla fine del 2023, ovvero portare sul primo gradino del podio quell'Aprilia che nelle mani di Aleix Espargarò ha già vinto due volte. Misano è un tracciato favorevole per lo spagnolo, che proprio qui l'anno scorso ha fatto sognare lottando per gran parte della gara per la vittoria. Il Top Gun ha continuato a crescere costantemente, ma serve quell'ultimo step fondamentale soprattutto dal punto di vista psicologico.
Il Marco Simoncelli è uno di quei tracciati su cui Vinales ha dimostrato di potersi esprimere al meglio ed è anche la pista che ha visto il suo debutto in sella alla moto di Noale. Riuscire a vincere qui avrebbe un significato particolare perché chiuderebbe un cerchio e probabilmente rappresenterebbe il punto di partenza perfetto per Vinales per consolidarsi quanto meno al livello del 'Capitano' Aleix.
"E’ stato bellissimo, tutto è stato velocissimo - ha commentato Maverick riguardo Barcellona - Ma dopo la gara stavamo già parlando di Misano, che è una pista che adoro e su cui mi piace correre. Qui mi piace portare la moto al limite, ricordo le bellissime battaglie dell’anno scorso. Il mio obiettivo è divertirmi qui e godermi questa bellissima pista, con le sue curve velocissime, i cambi di direzione. Tutto mi piace qui".
Dove senti di fare la differenza qui?
"La terza sezione, con le curve velocissime. Lì faccio la differenza, anche se ogni anno noto che è sempre di meno perché stano tutti imparando tanto, specialmente i ragazzi della VR46 Academy che sono velocissimi. Sanno dove mettere le ruote, è dura batterli qui. Ma mi sento preparato, ho una buona base di setup, posso concentrarmi solo sulla pista e sulla guida. Penso di avere un buon pacchetto e che possa lavorare bene qui. Penso che ci siano buona possibilità, anche se so che tanti saranno veloci. Io penso di poter essere uno di loro".
Cosa ricordi del tuo primo test?
"Ho scoperto molto velocemente che Misano ha le buche! Prima non me ne ero mai accorto davvero. Questa fu la mia prima impressione con l’Aprilia. Ma l’altra cosa di cui mi sono accorto subito è che questa moto aveva un enorme potenziale, l’ho capito subito. Non è facile tirarlo fuori, perché con la RS-GP devi essere molto preciso, è impegnativa dal punto di vista tecnico. Ma alla fine ho capito bene come guidarla e gara dopo gara sto imparando sempre di più. Non penso che il limite sia la mia confidenza adesso, ma so che posso migliorare anche lavorando sul mio stile di guida. Mi piace imparare sempre meglio come aiutare questa moto ad esprimersi al massimo".
Penso che fare una prova di partenza dalla griglia possa aiutare per evitare incidenti come a Barcellona?
"Sarebbe interessante partire dalla griglia nelle prove, ci mostrerebbe dove è il riferimento della prima frenata".
C'è stata polemica riguardo tutte le volte che è stato mostrato il replay della caduta di Bagnaia. Tu cosa ne pensi?
"Non è il nostro lavoro. Di certo è importante quando succede un incidente del genere che qualcuno venga a dirti subito che il pilota sta bene. Nel box di Barcellona ho rivisto quel replay tante volte ed ero nervoso. Non sapevamo con certezza come stesse Pecco. Per me sarebbe stato bello sapere prima di dover risalire in moto che Pecco stava bene. Siamo tutti rivali qui, ma vogliamo tutti che gli altri stiano bene. E’ stata dura ripartire senza conoscere le condizioni dell’asfalto e così velocemente. Dobbiamo parlarne in Safety Commission, sono spunti su cui ragionare per migliorare".
C'è un primo video onboard della pista in India. L'hai visto, cosa ne pensi?
"Domani lo guarderemo in Safety Commission, per ora non voglio commentarlo perché non l’ho ancora visto e commenterò domani".