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MotoGP, Binder: “Investire qualcuno è il peggior incubo di qualsiasi pilota”

“La cosa migliore di oggi è che non ho fatto male a nessuno. Non in maniera grave almeno” dice Brad, raccontando la dinamica dell’incidente con Bagnaia in uscita di Curva 2

MotoGP: Binder: “Investire qualcuno è il peggior incubo di qualsiasi pilota”

Non è stata una domenica facile quella vissuta da Brad Binder in Catalunya. Il pilota del team Red Bull KTM Factory Racing si è trovato coinvolto suo malgrado nel violento highside sofferto da Francesco Bagnaia subito dopo la prima partenza del Gran Premio, finendo per colpire il pilota Ducati.

Sono state un paio d’ore pazzesche. Ho fatto una buona partenza e mi sono inserito tra Maverick e Miguel tra le prime due curve. Non visto nulla di quello che è successo in uscita di Curva 2 fino a che non ho visto Pecco e la sua moto in mezzo alla pista ha raccontato il sudafricano, che non ha potuto far nulla per evitare il campione in carica: “Sono stato colpito da un pezzo della sua moto e nel tentativo di evitarlo l’ho preso da qualche parte tra la gamba e il piede, poi la mia moto ha sbandato. È stato difficile, ma grazie a Dio ho visto che si muoveva e sembrava stare bene”. 

Per Brad non è stato facile abbassare la visiera e schierarsi sullo schieramento per la ripartenza, ma la consapevolezza che Bagnaia fosse cosciente lo ha aiutato a ritornare in sella.

“La cosa più difficile è tornare in moto e andare avanti. Per fortuna ho visto che si muoveva e sapevo di averlo colpito alle gambe, ma è il peggior incubo di qualsiasi pilota. È spaventoso vedere qualcuno a terra, ma è ancora peggio essere quello che lo colpisce. Non so se si sia fatto qualcosa alle gambe, ma sono davvero contento che stia bene” ha chiosato Brad, che si è recato al centro medico subito dopo la gara, per sincerarsi delle condizioni dello sfortunato pilota piemontese. 

Nonostante la buona volontà del pilota KTM, il GP al Montmeló è durata soltanto lo spazio di qualche chilometro, a causa di un problema tecnico sopraggiunto subito dopo la ripartenza, che gli ha impedito di recuperare punti in campionato.

“Quando è ricominciata la gara non avevo un’altra hard, quindi ho dovuto montare una Q all’anteriore. La partenza non è andata male, ho cercato di portarla in temperatura e poi ho avuto un problema tecnico, perché credo che un pezzo della moto di Pecco si sia incastrato nel mio radiatore prima che lo colpissi. Sono andato a vedere come stava Pecco e sembrava ok - ha raccontato Brad - La cosa migliore di oggi è che non ho fatto male a nessuno. Non in maniera grave almeno”.

Parlando della maxi carambola alla partenza, innescata da Enea Bastianini, il sudafricano ha poi aggiunto: “Non ho idea di cosa sia successo. Il fatto è che le linee sono molto strette in Curva 1 a Barcellona e il rischio è quello di finire per toccarsi l’un l’altro. Questo è il problema alla partenza. Non credo cambierebbe qualcosa se la curva fosse più lunga o più corta, perché dipende proprio dal suo carattere”.  

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