Maverick Vinales ha tentato davvero fino all’ultimo istante di strappare la seconda posizione a Bagnaia oggi nella Sprint Race e rendere la festa di Aprilia ancora più magica. Non ce l’ha fatta, ma ha comunque dimostrato di aver raggiunto una confidenza incredibile con la RS-GP. Aleix ha vinto, ma il podio di Maverick ha un valore altissimo soprattutto per ritrovare certezze.
Vinales è spesso velocissimo nelle libere e mostra costantemente di avere un potenziale altissimo con la moto di Noale. Ma poi questo potenziale viene spesso dissipato in qualche modo in qualifica e gara. Il podio di oggi può rappresentare un punto di partenza per Maverick, nella speranza di essere il prossimo pilota Aprilia a salire sul gradino più alto del podio. Pensando a dove era all'inizio della sua avventura sulla RS-GP, si può dire che la strada percorsa sia davvero tanta.
"E’ stato un sabato magico, sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo e dell’evoluzione di questa moto - ha detto Vinales - pensare dove siamo e pensare da dove siamo partiti quando Aleix mi ha chiamato, è incredibile. Mi disse di venire in Aprilia per divertirci e ci stiamo riuscendo. Questa è una pista ottima per noi due, qui siamo entrambi in grado di fare la differenza e la facevamo anche ai tempi della Suzuki. Ma in ogni caso abbiamo lottato con Pecco alla pari, ed oggi è lui il più veloce in pista. Sono felice per la Factory, ogni anno qui ero arrabbiato perché sentivo di non poter dare il massimo ed oggi posso solo sorridere".
Pensavi di poter essere così veloce oggi?
"Mi aspettavo di essere veloce oggi, è stata una gara bellissima. Ho avuto un problemino con Jorge Martìn quando lui mi ha attaccato e mi ha fatto perdere la scia di Pecco e Aleix e questo mi è costato molto. Perché chiudere di nuovo il gap su Pecco non è stato facile, ho dovuto spingere tanto sull’anteriore. Ma dopo mi sono divertito con Pecco, lui è stato bravissimo a chiudere tutte le porte. Ci ho provato, ma davvero ha chiuso tutto e non ho avuto alcuna possibilità".
Ti sei spaventato quando Martìn ti ha sfilato?
"Ho sentito il rumore della moto di Martìn e mi sono preoccupato, ma lui è stato bravo a raddrizzare ed a rinunciare a provarci. Quando sei oltre 350 non è facile, può succedere di tutto in poco tempo, specialmente nei primi giri. Lui è stato molto intelligente, ha evitato un incidente. Avere due Aprilia sul podio oggi è fantastico. Non penso di aver avuto una reale occasione con Pecco per passarlo, lui era troppo veloce. Ci ho pensato alla fine, magari proprio all’ultima curva. Ma il rischio era davvero enorme e non me la sentivo. Come ha detto Pecco noi piloti dobbiamo avere tanto rispetto l’uno per l’altro. Se hai un’opportunità chiara, attacchi. Altrimenti è meglio rinunciare. Devi capire che qui tutti vogliono fare il massimo e lui oggi è stato bravissimo a non darmi possibilità di passarlo".
Domani pensi di poter stare più vicino ad Aleix?
"Ho fiducia di potermi avvicinare, ma sono un po’ preoccupato per l’anteriore sulla distanza di gara. Qui ho un po’ di graining e la gomma cala molto dopo qualche giro. Penso che tutti abbiano lo stesso problema, quindi credo che sia questo il segreto per domani, gestire al meglio le due gomme".
Sei anche partito bene!
"La mia migliore partenza con l’Aprilia, ma la cosa che più mi piace è la reazione della Factory ai problemi che abbiamo. In Aprilia ci ascoltano e subito trovano soluzioni e questa è l’attitudine per lottare per il titolo. Tutti migliorano, anche noi dobbiamo continuare a farlo. Io penso che sia io che Aleix dobbiamo continuare a spingere al massimo in Aprilia per avere sempre il massimo da tutti. Bello vedere quanto lavorano forte gli ingegneri per portare qualcosa di nuovo ogni volta".
Con Pecco hai pensato a quello che è successo a Le Mans?
"Ho imparato a Le Mans a non fare certi errori. Ho semplicemente guardato dove era per evitare contatti pericolosi, sapevo che sarebbero potuti succedere".
Adesso questa è anche la 'tua' Aprilia o resta una moto più vicina alle esigenze di Espargarò?
"La moto quando sono arrivato era completamente per Aleix. Dovevo fare uno switch nella mia testa, serviva un programma completamente nuovo per il mio cervello, una riprogrammazione. Non è stato facile farlo, ma ci sono riuscito e posso dire che per quanto l’Aprilia non sia una moto facile, resta una moto che quando impari ad usarla ha un potenziale enorme. Mi sono adattato ormai, la sto portando più verso la mia direzione. Sto anche imparando tanto da Aleix, guardo come guida e spesso adatto il mio stile anche guardando quello che fa lui in certe situazioni".