Già alla vigilia del fine settimana in Catalunya, Fabio Quartararo immaginava che la trasferta al Montmeló non gli avrebbe riservato le gioie vissute in passato, ma non credeva certo di vivere un calvario come quello di questo sabato. Scattato dalla 17esima posizione in griglia, il pilota Yamaha non è riuscito ad andare più in là del 18° posto nella gara Sprint, a 17”1 dal vincitore.
“È stato più difficile del previsto - ha ammesso El Diablo - Specialmente oggi. Mi aspettavo che il grip sarebbe migliorato oggi, ma stamattina ho capito subito che non era così. Con lo stile di guida che abbiamo, soffriamo tanto in condizioni di scarsa aderenza e dobbiamo cercare di essere più fluidi. Oggi ho cercato di ritardare un pochino la frenata in partenza ma ho commesso un errore al primo giro, che non ha praticamente inciso in alcun modo sul risultato”.
Il transalpino ha provato a guidare sopra ai limiti della M1, ma nessuno dei suoi sforzi è riuscito a dare qualche frutto.
“Ho cercato di forzare un po’, provando a frenare un po’ più tardi e ad andare più veloce, ma la moto non mi permette di fare questo genere di cose e così facendo commetto degli errori e non riesco a guidare in modo fluido - ha spiegato il nizzardo - Oggi è stato uno di quei giorni in cui non mi sono sentito una cosa sola con la moto. È un peccato perché abbiamo provato centinaia di cose nel weekend per cercare di trovare una soluzione, ma sono tre anni ormai che abbiamo praticamente la stessa moto e sappiamo qual sia la sua base. La verità è che abbiamo provato un sacco di cose per cercare qualcosa che non c’è. Questo è quanto”.
È difficile pensare di migliorare in una situazione così complicata ed è anche per questo che Fabio non ha approcciato la gara breve con l’intento di raccogliere dati in vista del Gran Premio di domani.
“Abbiamo cercato di performare e di cercare delle soluzioni per provare a divertirci e a guidare in maniera più o meno normale, ma quando il grip è basso faccio più fatica di Franco, come in Argentina - ha spiegato - Credo che domani mattina sarà una buona cosa usare la nostra base e provare ad andare avanti così, cercando di guidare in maniera più o meno dolce”.
Nemmeno il metodo applicato da Marc Marquez, che ha ammesso di non guardare la classifica per non avvertire la frustrazione, sembra funzionare per Quartararo, sempre più demoralizzato dalla crisi della Yamaha.
“Ho provato a farlo anche io, ma non è questione di guardare la classifica, ma di non vedere più i piloti che hai davanti nel giro di due giri - ha ammesso il francese - Conosco il mio potenziale su questa pista e in generale, ma non ho abbastanza potenza per poter lottare con loro ed è questo che è frustrante, più che la posizione finale, perché non mi diverto in sella ed è soprattutto questo che vorrei sistemare”.