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MotoGP, Marini: "La scia di Bagnaia? Posso seguire altri 21 piloti se è un problema"

"Con Pecco parlo spesso, non credo di averlo disturbato, se così fosse non avrei problemi a seguire chiunque altro. Il passaggio dalla Q1 non sarà facile, le Aprilia hanno dimostrato di avere un vantaggio sui circuiti a scarsa aderenza"

MotoGP: Marini:

La giornata del venerdì di Marini non si è conclusa nel migliore dei modi, con la moto che lo ha costretto a terminare la sua sessione anzitempo. Un imprevisto costato caro non solo al pilota italiano ma anche ad alcuni altri piloti, incapacitati a migliorare il proprio best lap per via della bandiera gialla.

"Si è spenta all'ìmprovviso senza alcun segnale - spiega Marini - a quel punto ho semplicemente cercato di togliermi dalla pista evitando di recare disturbo agli altri piloti".

Un quindicesimo tempo quindi, che costringerà l'alfiere della VR46 a passare per la Q1.
"Questo è uno dei tracciato più difficili della stagione - prosegue il pilota- l'aderenza su entrambe le gomme non è delle migliori, la gestione delle gomme ti obbliga a gestirle entrambe. La mescola dura all'anteriore ci rallenta, la media quindi sarebbe una scelta obbligata ma soffre di più l'usura. Entrare nella top 10 sarebbe stato abbastanza facile se non avessi avuto quel problema a fine sessione, ho girato tre decimi più piano per affinare alcuni dettagli ma avevo ancora del margine, le sensazioni alla prima uscita erano ottime ma la direzione in cui stiamo lavorando è buona. La Q1 però non sarà facile, sopratutto per via di Miller e delle due Aprilia che qui hanno dimostrato di avere un vantaggio".

Non sono mancate però le consuete lamentele riguardo alle scie, Tardozzi non è sembrato felice che tu seguissi Bagnaia.
"Non penso di aver disturbato Pecco, con lui parlo spesso, ma se ci fossero problemi posso tranquillamente non seguirlo, non è un problema. In questo momento è il pilota più forte di tutti, al di là dell'essere il migliore sulla Ducati, quindi seguirlo può essere un buon modo per imparare qualcosa e migliorare, ma se stessi creando un disturbo non avrei problemi a seguire qualcun altro. Non sempre la scia è fondamentale, molto dipende anche dal circuito, ma qui a Barcellona il rettilineo è così lungo che almeno un paio di decimi si riesce ad agguantarli, e volevo essere sicuro di finire in Q2. Non si tratta solo di una questione aerodinamica, per sfruttare la scia appieno bisogna essere molto vicini, quindi spesso si rischia di perdere poi qualcosa in frenata. Seguire un pilota veloce può essere d'aiuto, ma il più delle volte è meglio girare per conto proprio".

Avresti mai immaginato di vedere tutte le giapponesi in fondo nella classifica?
"Non ci avevo fatto caso, ma è chiaro che sono in difficoltà. Sono sicuro però che torneranno ad essere competitivi. Credo però che la questione degli aiuti e delle concessioni sia una materia che riguarda i team, troveranno loro le giuste soluzioni, coerentemente con ciò che è avvenuto in passato".

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