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MotoGP, Di Giannantonio: “Ho sempre lavorato a testa bassa e ora si vedono i risultati”

“I giornalisti hanno messo chiunque sulla mia sella ma sono sempre stato concentrato sul mio lavoro. Sono contento per la Q2, ma la velocità è la stessa delle altre gare. Mi dispiace non si sia visto”

MotoGP: Di Giannantonio: “Ho sempre lavorato a testa bassa e ora si vedono i risultati”

Non può che sorridere Fabio Di Giannantonio al termine del venerdì di prove del GP della Catalunya. Dopo aver visto sfumare più volte l’accesso alla Q2, il pilota del team Gresini è infatti riuscito ad assicurarsi uno dei dieci posti che valgono il passaggio diretto alla lotta per la pole position. Un gran risultato per il 24enne romano, che sembra rispondere a tutte le voci di mercato che negli scorsi mesi lo vedevano sempre più lontano dal continuare la sua avventura in MotoGP.

“Sono contento che finalmente abbiamo avuto un venerdì normale, senza mie cadute, bandiere gialle, pioggia o sessioni particolari. È stata una giornata in cui siamo partiti bene dalla mattina e abbiamo fatto quello che possiamo veramente fare, cioè fare un bel venerdì e prenderci la Q2 per domani - ha affermato Di Giannantonio a fine giornata - Sono molto contento perché è da qualche gara che inseguiamo questa Q2 e per qualsiasi motivo non ci viene mai e quindi poi ci affanniamo sempre un po’ nel weekend e in gara, perché adesso è veramente impossibile recuperare quando parti dietro. Questa è una bella opportunità per poter far bene domani e poi disputare due belle gare”.

Così come negli ultimi appuntamenti, il meteo potrebbe giocare un ruolo da protagonista nella parte più importante del fine settimana, ma Fabio non ne fa un dramma.

“Nelle ultime gare il meteo è sempre un’incognita e sembra che pioverà anche qui, ma io sono sempre stato veloce sull’acqua, quindi non sono troppo preoccupato - ha affermato Diggia - Il mio obiettivo è sempre stato quello di migliorare tanto sull’asciutto, nelle ultime gare l’abbiamo fatto e questo forse è stata forse una piccola prova di quello che possiamo fare. Sull’acqua, vediamo, ce la giochiamo. Ma secondo me siamo pronti in entrambe le condizioni”.

Non c’è nessuna formula magica o botta di fortuna alla base dell’ottavo posto nelle FP2, che ha consentito al pilota Gresini di pendersi l'accesso diretto alla Q2. Solo i frutti della costante crescita compiuta da Fabio e dalla sua squadra.

“Come ho sempre detto, questo è proprio come se fosse il mio primo anno di MotoGP. L’anno scorso non ho imparato niente perché la mia squadra era tutta nuova e non eravamo nelle condizioni di imparare gli uni dagli altri. L’arrivo di Frankie (Carchedi ndr.) ci ha dato una grossa mano e io sto imparando tantissimo - ha sottolineato il pilota romano - Se analizziamo la mia stagione, nelle prime 4 o 5 gare eravamo più o meno lì, ma dovevamo cercare di capirci perché per Frankie erano nuove sia la Ducati che il metodo di lavoro. Poi abbiamo fatto altre 5 gare in cui la velocità c’è sempre stata ma non siamo riusciti a concretizzarla per diverse ragioni, mentre adesso stiamo iniziando a farlo. Questo è stato un ottimo venerdì, ma la velocità è la stessa delle altre gare e mi dispiace non si sia visto nelle ultime gare perché uno pensa ‘sei su una Ducati, sei al secondo anno, devi fare bene. Punto’, ma ci sono situazioni e situazioni e, secondo me, nella mia stiamo facendo molto bene. La crescita è positiva, i risultati stanno arrivando e adesso abbiamo un’altra mezza stagione per fare bene”.

In una MotoGP dove sono sempre più i dettagli a fare la differenza, per Fabio non bisogna sottovalutare l’importanza di un gruppo di lavoro affiatato.

“Ovviamente serve anche un pacchetto tecnico importante ma il gruppo di lavoro è fondamentale, perché se c’è il giusto feeling a volte basta uno sguardo per fare qui piccoli passi che magari fanno la differenza tra vincere e fare una bella gara - ha confermato - Il fattore umano è importante. Fare squadra, restare uniti e capirsi è qualcosa che è molto importante”.


Ora che tutto sembra aver cominciato a girare per il verso giusto, hanno iniziato a placarsi anche le voci di mercato, visto che diversi dei piloti accostati al team Gresini sono migrati verso altri lidi. Di Giannantonio però ci tiene a sottolineare di non essersi mai lasciato condizionare più di tanto dai rumor, continuando a credere nei propri mezzi.

“Noi piloti siamo allenati a leggere e sentire di ogni. I giornalisti hanno messo veramente chiunque sulla mia sella e ci sta, così fanno tanti click, ma io sono sempre stato concentrato sul mio lavoro e secondo me è la chiave per far bene - ha affermato - Ho sempre lavorato a testa bassa, da professionista, e piano piano i risultati stiamo arrivando. Sono convinto che qui alla fine dell’anno possiamo fare una bella stagione e poi vediamo. Ci divertiremo”.

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