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MotoGP, Vinales: “I problemi in partenza? In Aprilia stanno lavorando su tante cose”

“A volte non riusciamo a prevedere il punto di stacco della frizione, quindi è difficile regolare la potenza. Abbiamo capito cosa ha fatto la Ducati in Austria e dove la KTM è più forte di noi, dobbiamo solo mettere tutto insieme”

MotoGP: Vinales: “I problemi in partenza? In Aprilia stanno lavorando su tante cose”

Prima di raggiungere Misano il prossimo weekend, la MotoGP è pronta a far tappa in Catalunya per l’undicesimo appuntamento della stagione. Un fine settimana particolarmente importante per Maverick Vinales, che spera di ottenere una grande prestazione davanti al suo pubblico.

Penso che possiamo essere forti e veloci su ogni tracciato. Sulla carta, il Montmeló dovrebbe essere un ottima pista per noi, ma dobbiamo continuare sulla stessa strada che abbiamo seguito in Austria e a Silverstone, lavorando in maniera intelligente per quello che arriverà nel corso del weekend -  ha affermato il pilota spagnolo - Dobbiamo lavorare per le Qualifiche, perché è sempre importante partire davanti e fare una buona gara, che è la cosa più importante. Ovviamente arriviamo molto motivati. Sulla carta, non saremmo dovuti essere forti in Austria, ma per me è stata la pista dove siamo stati più forti in tutta la stagione. Questo ci dà tanta motivazione”. 

L’Aprilia ha infatti confermato il trend positivo e la crescita mostrata negli ultimi appuntamenti anche su un tracciato poco favorevole alle caratteristiche della RS-GP, come quello del Red Bull Ring.

“Abbiamo trovato qualcosa a livello di set-up, stiamo facendo dei passi avanti da Assen e siamo molto concentrati sul lavoro. Voglio tanto portare questa Aprilia al top. Dobbiamo continuare a lavorare e non è facile, perché a volte sento di essere vicino alla vittoria e mentre altre volte scompare. Lavoriamo su una linea sottile, ma sappiamo di potercela fare ha aggiunto Maverick, che a Spielberg ha centrato un ottimo secondo posto in qualifica e la sesta piazza nel GP, dopo un ottavo posto nella gara Sprint.

A ostacolare il 28enne nella sua rincorsa al podio austriaco è stata però, ancora una volta, una partenza non perfetta. Il grosso tallone d’Achille dell’Aprilia  in questo 2023, in cui lo start è diventato un terno al lotto.

“Per spiegarla in maniera semplice, a volte non riusciamo a prevedere il punto di stacco della frizione, quindi è molto difficile per i meccanici riuscire ad erogare la potenza. In Austria, in particolare, è stato difficile con questa mescola, abbiamo surriscaldato la gomma due o tre volte e avevamo paura che succedesse anche in gara. Abbiamo capito abbastanza bene cosa ha fatto la Ducati in Austria e dove la KTM è più forte di noi. Adesso si tratta solo di lavorare”, ha spiegato Vinales.

Tutte le Aprilia usano lo stesso setting, perché non abbiamo di meglio. Questo è ciò che abbiamo e non voglio lamentarmi. Ovviamente se riesci a partire davanti, restare davanti e scappar via disputi tutta un’altra gara rispetto a dover cercare di superare gli altri, ma non sono così stressato. Il mio lavoro è quello di cercare di essere il più veloce possibile - ha aggiunto il pilota iberico, che prende la situazione con filosofia - A me non interessa di chi è colpa, se è una cosa che posso risolvere io, la squadra o gli ingegneri, quello che conta è che riusciamo a mettere tutto insieme, seguiamo un’unica direzione e miglioriamo. Se domani partiremo bene nessuno dirà che in Austria abbiamo sbagliato la partenza. È questa la mentalità che dobbiamo avere. È vero che è stato un peccato, perché abbiamo sprecato un grande risultato. È chiaro che avrei potuto lottare con Brad e se fossi partito secondo forse avrei potuto seguire Pecco per gran parte della gara, ma è questione di preparazione. Siamo migliorati in tanti aspetti e abbiamo visto dall’inizio dell’anno che le partenze erano complesse, ne abbiamo discusso tanto, ma l’azienda sta lavorando su tante cose”.

Conoscendo le dinamiche interne alla Yamaha, squadra per cui correva fino al passaggio in Aprilia a fine 2021, all'iberico è stato chiesto un confronto nelle metodologie e di lavoro e di sviluppo delle due Case.

Appena sono arrivato in Aprilia hanno fatto un balzo avanti e per me è stato molto importante perché so come far evolvere una moto e guidare veloce. Con la nuova moto siamo sempre più forti e questo significa che la stanno sviluppando nel modo giusto. È molto difficile dire cosa ci sia di diverso, perché sono due mondi diversi. È tutto molto differente, a cominciare dalla cultura, visto che un costruttore è europeo e l’altro è giapponese - ha risposto Maverick - È molto difficile da dire in concreto, ma questo dimostra che stiamo facendo un ottimo lavoro e come pilota è bello essere in un’azienda dove vedi dei miglioramenti”.

Tutto, anche in ottica futura, lascia ben sperare il portacolori della Casa di Noale, che spera di poter correre in Catalunya anche il prossimo anno.

“Ovviamente tutti i Gran Premi di casa sono importanti per noi, ma nel caso del Montmelò vivo a  poca distanza, ci sono tutta la mia famiglia e i miei amici e questo dà ancora più motivazione. Ma più ancora è un bellissimo tracciato, una pista storica come Assen e Silverstone e credo sia importante mantenerlo in calendario - ha chiosato Vinales, commentando la possibilità di una rotazione tra i circuiti spagnoli - Se c’è una cosa che posso dire però è che spero lo riasfaltino perché questo tracciato sarebbe davvero fantastico se avesse più grip! Noi non possiamo decidere, ma non vorrei perdere questo GP perché conosco tutte le persone che stanno in tribuna e sarebbe davvero un peccato se non ci corressimo”.

Parlando più nello specifico del grip del Montmeló ha aggiunto: “Ho girato qui con una 1000cc. tre o quattro settimane fa e non era male. Ho fatto il mio miglior giro con una stradale, quindi sono curioso di vedere cosa posso fare con la MotoGP. L’aspetto positivo è che ogni volta che arrivo su questo tracciato sono sempre più veloce. All’inizio non ero mai abbastanza veloce, mentre adesso mi diverto molto”.

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