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MotoGP, Marquez: "Gli ingegneri valutano i piloti. Io a Misano valuterò la moto"

"Non vedo l'ora di provare nei test, inizierò a capire qualcosa sulla moto del futuro. Bezzecchi ha scelto VR46 per l'aspetto umano? In MotoGP serve un progetto, un futuro"

MotoGP: Marquez:

Marc Marquez continuerà a Barcellona a tenere l'approccio quanto meno conservativo avuto a Silverstone ed al Red Bull Ring. Lo spagnolo ha già rischiato troppo in sella ad una Honda che in cambio l'ha spedito troppe volte in infermeria, senza fare dei concreti passi in avanti dal punto di vista della competitività. Non si trata della volontà di deporre le armi, quanto piuttosto di dare spazio al proprio spirito di autoconservazione. 

Il momento che Marc attende riguarda piuttosto il prossimo weekend, ovvero quello di Misano. Non tanto per il GP, quanto piuttosto per i test del lunedì che gli consentiranno di capire la strada intrapresa da Honda riguardo il futuro. Marc sta onorando il contratto, sa di avere un debito nei confronti di HRC che l'ha atteso a lungo mentre guariva dall'infortunio al braccio e dalle varie operazioni. Ma tutto ha un limite che Marc ha chiarito benissimo durante la conferenza che precede il weekend di gara a Barcellona e riguarda proprio quel test. 

"Non so cosa spettarmi, lo scoprirò lì. Di certo a Misano potrò iniziare a capire come sarà la nuova moto, quindi non vedo l’ora di andare lì e provarla. Voglio valutare il lavoro degli ingegneri. Il team valuta le performance dei piloti, i piloti possono valutare le performance della moto e della squadra".

In questa frase 'voglio valutare il lavoro degli ingegneri' c'è tutto il Marc Marquez che ormai ha esaurito la pazienza e forse anche il proprio debito nei confronti di Honda. L'approccio di Marc sarà dunque ancora conservativo. 
"L’approccio sarà lo stesso di Silverstone e del Red Bull Ring. Ovvero lavorare con calma sulla moto per trovare il limite in pista senza esagerare. Darò il massimo, magari non il 100% ma il 95%. In questo momento è quello che che serve".

Farai qualche altro test qui?
"Al momento in FP1 sarà tutto diverso. Proverò le ali diverse, farò delle comparative perché ad Honda piace fare test su piste diverse con i pezzi nuovi. Vediamo come si mette poi con il meteo, specialmente sabato. Se dovrò provare qualcosa, semplicemente lo farò".

Hai avuto notizie da Bradl che ha girato sia a Motegi che a Misano in questi giorni?
"Non so se Stefan sia qui o no. Ha provato a Misano con più o meno la stessa moto che ho usato al Red Bull Ring. Io so solo che sta lavorando per migliorare un po’ per volta e penso che tutti assieme potremo farcela".

Bezzecchi ha detto di aver scelto VR46 per l'aspetto umano e non per la moto. Secondo te è più importante l'aspetto umano o la moto in una decisione del genere?
"Penso che serva un progetto più di ogni altra cosa. Non serve solo un presente, ma anche un futuro per questo progetto".

Nakagami ha detto che Honda vuole dare più peso a LCR nel 2024. Pensi sia l'approccio giusto?
"Non è nelle mie mani, ma penso che Honda stia cercando di avere più cura di tutti i piloti. Taka ha provato tante cose nuove prima di me quest’anno. Vedremo in futuro quale sarà l’approccio, ma penso che da questo punto di vista oggi HRC stia facendo la cosa giusta".

Mir invece ha detto che ad Honda serve un cambiamento massiccio, perché siete troppo lontani oggi. 
"Naturalmente siamo lontani, è chiaro. E quando sei lontano devi cambiare qualcosa, la moto, l’approccio, magari i piloti non so. Ma per un progetto importante come Honda in MotoGP, serve analizzare ogni singolo dettaglio per capire perché siamo così lontani. Non si tratta di un solo pilota che soffre, qui siamo tutti lontani. La cosa positiva è che tutti i piloti Honda lamentano gli stessi problemi. E’ chiaro che se vuoi assumerti dei rischi, puoi stare più vicino, come ho fatto io ad inizio stagione. Ma questo significa anche rischiare di cadere molto più spesso, proprio come è successo a me".

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