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MotoGP, Bezzecchi: "ho preso due belle botte alle spalle. Martin? Non si è scusato"

“Sono triste perché avrei voluto portare a termine il GP e prepararmi per domani, però è andata così. la linea tra il gareggiare e l’andare un po’ troppo oltre è sottile”.

MotoGP: Bezzecchi:

di Chiara Rainis

Deluso e amareggiato Marco Bezzecchi si è presentato in sala stampa accorsi al termine della Sprint Race del Red Bull Ring con veramente poca voglia di parlare. La ragione l’ha spiegata lui stesso, con parole ferme e chiare. “Avrei voluto fare la mia gara e invece dopo 300 metri sono stato buttato giù”.

Protagonista incolpevole della carambola alla prima curva il ducatista non si è sentito di fornire un suo punto di vista sull’incidente ad effetto domino scatenato dal contatto tra Martin e Quartararo.

All’inizio non capivo cosa fosse successo, ma poi dopo aver visto le immagini ho compreso. Tuttavia è inutile esprimere un’opinione. Quello che dicono i piloti non serve a niente”, ha asserito pungente, prima di ribadire il concetto dell’occasione mancata. “Sono triste perché avrei voluto portare a termine il GP e prepararmi per domani, però è andata così”.

Tra le righe comunque, una critica al collega di marca. “La prima curva è insidiosa e proprio per questo ci sono modi diversi per approcciarla, anche se si è al primo giro”.

Alla domanda se Jorge fosse andato a scusarsi per aver provocato la caduta di gruppo, Bez ha negato, così come per quanto riguarda la chiamata in direzione gara nell’immediato post gran premio. “Non ho ricevuto alcuna chiamata -  ha detto - Ma per me è sbagliato decidere dopo, bisogna farlo durante l’evento. Se poi hanno optato per non dare la penalità, significa che ritengono giusto così”. In realtà, poi la penalizzazione è arrivata.

Al di là delle colpe l’impatto per terra non è stato indolore, tanto da pregiudicare le attese per la corsa domenicale. “Vedremo come starò fisicamente perché ho preso due belle botte alle spalle. Alla destra mi ha toccato il manubrio di Vinales e con la sinistra ho sbattuto forte sul terreno. Purtroppo la collisione con Maverick mi ha portato anche ad impattare contro Zarco e lì ho fatto una sorta di front flip”, ha spiegato aggiungendo di essere andato a farsi visitare al Medical Centre, dove non gli è stata riscontrata alcuna frattura.

A proposito di quegli istanti, Marco ha provato a vivisezionarli. “Ero all’esterno e non potevo vedere nessuno all’interno. Ho provato a chiudere, ma subito ho sentito il colpo. Concedere più lo spazio in avvio?  Alla fine è una competizione, quindi non è possibile, ciò malgrado la linea tra il gareggiare e l’andare un po’ troppo oltre è sottile”.

Per chiudere un ulteriore sfogo per non aver portato a casa nulla e una buona dose di rammarico. “Se fossi stato più veloce in qualifica, forse non mi sarei trovato in questa situazione, ma ho spinto oltremodo e ho compiuto diversi errori. Nel mio primo tentativo sono finito sull’erba, poi  c’è stata una bandiera gialla, quindi ho cambiato gomme e sono finito di nuovo sull’erba. Nell’ultimo time attack, invece, non sono stato incisivo come venerdì”.

 

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