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MotoGP, Quartararo: “Honda mi cerca? Voglio tornare a vincere, meglio se con Yamaha”

“Sono stato troppo duro dopo Silverstone, ma ero furioso dopo la prima metà di stagione. Voglio affrontare questa seconda parte come se fosse il mio primo anno in MotoGP ”

MotoGP: Quartararo: “Honda mi cerca? Voglio tornare a vincere, meglio se con Yamaha”

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Fabio Quartararo ha fatto marcia indietro dopo il duro sfogo che ha fatto seguito al fine settimana a Silverstone. In Austria, il campione del Mondo 2021 ha ammesso di non aver dato alla Yamaha un vero e proprio ultimatum, mostrandosi pronto a collaborare con la Casa di Iwata per riportarla al più presto ai fasti di un tempo.

“Forse sono stato un po’ troppo aggressivo nelle mie dichiarazioni - ha riconosciuto Fabio - Penso di essermi focalizzato un po’ troppo nella prima parte di stagione sulla posizione in cui volevo chiudere le gare, spingendomi sempre a raggiungere la vittoria, il podio e la Top 5. Non ero mai contento perché non riuscivo a raggiungere il mio obiettivo. Eravamo in una buona posizione a Silverstone, perché il passo non era male e abbiamo chiuso settimi pur avendo perso tempo dietro alcuni piloti. Però sappiamo che stiamo facendo fatica”.

Il nizzardo non è certamente nella posizione in cui vorrebbe essere ma non ha paura di fare buon viso a cattivo gioco, cambiando il proprio approccio alle gare per il bene della squadra.

Voglio affrontare questa seconda parte di stagione come se fosse il mio primo anno in MotoGP. Io e la squadra daremo il 100% e ci porremo un obiettivo solo in termini di passo e Qualifiche e poi daremo il massimo. Il mio obiettivo per il futuro è quello di ritornare con la Yamaha al punto in cui eravamo due anni fa, quando eravamo in lotta per podi e vittorie - ha detto Fabio - Il test a Misano sarà sicuramente molto importante, ma poi ci saranno altri cinque mesi tra settembre e febbraio. È difficile, ma il mio obiettivo personale è quello di essere di nuovo Campione del Mondo e preferirei succedesse ancora con la Yamaha, perché sarebbe bello ripeterci dopo un anno tosto come questo. Dovrò trovarmi un’altra soluzione altrimenti, ma come ho detto credo che lavorare intensamente con la Yamaha e tornare ai nostri livelli sarebbe il sogno più bello in questo momento”.

Cambiare la propria mentalità non è un lavoro semplice, ma è proprio ciò di cui hanno bisogno sia El Diablo che la Casa dei Tre Diapason, la cui rigidità è stata una delle cause che le ha impedito di tenere il passo con i costruttori europei.

È difficile, soprattutto da realizzare, il fatto di essere passato dalla lotta per il campionato a battagliare per la Top 10 nel giro di due anni. Ero furioso nelle prime gare perché conoscevo il mio potenziale e fa male dover rinunciare a lottare per le posizioni di vertice, ma in questo momento dobbiamo fare esperienza e dare il massimo qualunque sia la nostra posizione. Silverstone è stato già un piccolo passo avanti, ma voglio cambiare completamente il mio approccio nelle prossime dieci gare - ha riconosciuto Quartararo - Voglio che la Yamaha torni a performare. È difficile cambiare mentalità e avvicinarla a quella europea, ma ci stiamo provando passo dopo passo e penso che stiano vedendo anche loro che le Case europee si muovono in modo più veloce e apparentemente più semplice, facendo in un giorno cose che alla Yamaha richiederebbero molto più tempo. Se le cose funzionano e ci fanno andare più veloci allora possiamo usarle, ma non dobbiamo concentrarci subito sulla durata e questi aspetti che portano via tempo. Stiamo cercando di ridurre le tempistiche e penso che gradualmente lo stiano facendo”.

Un segno del cambiamenti nell’approccio del costruttore nipponico può essere letto anche nella wild card che Cal Crutchlow affronterà a Motegi, nel weekend del 29 settembre - 01 ottobre.

Penso che Cal non abbia mai fatto nessuna wild card. Ha corso nel 2021 quando Franco era infortunato e Maverick in Aprilia, ma non è stata una vera wild card. Credo sarà importante vedere come andrà a Motegi e se sarà davvero d’aiuto come dice la Yamaha, sarà bello vedergliene fare altre, ma soprattutto altri test – ha commentato il transalpino, senza lasciarsi prendere dall’entusiasmo - Non so se ci sono cose che non mi hanno detto e userà una moto completamente diversa, ma tanti marchi fanno delle wild card e non mi sembra che cambino loro la vita. Sarà bello avere un’altra moto in pista, visto che siamo solo in due da che non abbiamo più il team satellite. Penso proverà la nuova moto, però non credo sarà un cambiamento epocale. Anche se lo spero”.

Pur mostrandosi aperto a continuare il proprio rapporto con la Yamaha, del resto, Quartararo non si fa problemi a parlare in maniera schietta e onesta con i vertici della Casa giapponese.

“Abbiamo avuto l’opportunità di avere Nishida e Sumi nel box a Silverstone, ma pur con tutto il rispetto è ovvio che dobbiamo parlare francamente all’interno della squadra, perché potremmo anche essere veloci come lo eravamo nel 2021, ma i punti si assegnano in gara e in tutte le gare che ho vinto non ho mai avuto la meglio in una battaglia all’ultimo giro. Ho sempre vinto con un margine di uno, due o tre secondi - ha osservato Fabio - Puoi avere un passo un po’ più lento, ma ci sia una moto che riesca a essere veloce in gara”.

Tra i problemi che più hanno rallentato la M1 in questa prima parte di campionato c’è il fatto di non riuscire a girare sui tempi che faceva in passato. Un grattacapo ancora senza una soluzione.

“Fatichiamo quando c’è meno aderenza e per noi sarebbe impossibile fare un tempo di 1’58”1 come quello che ha fatto Aleix nel venerdì di Silverstone, perché noi non generiamo grip come fanno loro - ha spiegato Fabio - Il grip per noi è importante sia per fare il tempo sia in termini di accelerazione e velocità massima, aspetti in cui siamo un po’ più deboli, perché se usciamo lenti arriviamo lenti alla curva successiva”. 

Tante sono le cose su cui bisognerà concentrarsi in Yamaha nei mesi a venire. Anche per questo El Diablo non vuole cominciare a pensare adesso a cosa accadrà allo scadere del suo contratto. Quando la Honda potrebbe provare a strapparlo alla Casa dei Tre Diapason.

“È ancora lunga da qui al 2025 - ha commentato - Ovviamente non ne abbiamo ancora discusso e ci aspetta molto lavoro da fare, prima di parlare con chiunque”.

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