Trattasi a tutti gli effetti di una cavalcata trionfale. Dopo aver fatto la voce grossa nella Top 10 Trial di sabato, la Honda cattura tutti i riflettori nella giornata di domenica, conquistando il successo della 44^ edizione della 8 Ore di Suzuka.
Alla fine il pronostico della vigilia è stato rispettato con il tridente formato da Vierge, Nagashima e Takahashi che ha portato al trionfo della Casa dell’Ala Dorata nella leggendaria tappa Endurance del Sol Levante.
Semplicemente impeccabile il team HRC, che ha gestito alla perfezione il consumo delle gomme e ogni stint legato al rifornimento della benzina. Come se non bastasse, nemmeno la pioggia dell’ultima ora e mezza è riuscita a cambiare le carte in tavola.
La manifesta superiorità di HRC è confermata inoltre dal fatto che i secondi al traguardo sono stati doppiati da parte del team ufficiale. Stiamo parlando della Honda del team TOHO Racing con l’intramontabile Ryuichi Kiyonari e Takuma Kunimine. A chiudere il podio è un’altra CBR, ovvero quella di SDG con Teppei Nagoe, Naomichi Uramoto e Yuki Kunii.
Resta invece fuori dalle prime tre posizioni la Honda FCC TSR, squadra di riferimento del brand giapponese nel Mondiale Endurance. Causa una caduta nella prima parte di gara da parte di Mike Di Meglio, il team formato da Josh Hook e Alan Techer si è dovuto consolare con il quarto posto.
Un problema tecnico rallenta la corsa della Yamaha
È andata certamente peggio alla Yamaha YART del nostro Niccolò Canepa. Il pilota ligure stava disputando una prestazione a dir poco straordinaria, tanto che era in piena bagarre per la vittoria. Poi ecco il colpo di scena con la R1 che si ferma per un problema tecnico quando era il turno di Hanika, costringendolo a riportare la moto a spinta ai box.
Un episodio che ha segnato la corsa della Casa dei Tre Diapason, rimasta ferma ai box per ben dieci giri e compromettendo di fatto i sogni di gloria a tal punto da chiudere in 23^ posizione.
Tornando ai piani alti, a rompere il dominio Honda è la Suzuki numero 76 del team Ube, quinta al traguardo, mentre settima la BMW ufficiale con Markus Reiterberger, Ilya Mikhalchik e Jeremy Guarnoni. Fuori dai primi dieci la Suzuki SERT, su cui pesa la caduta di Black subito dopo aver effettuato il cambio gomme.
Vietato infine dimenticarsi dell’Aprilia del team Tatara, che ha visto per l’occasione impegnato Samuele Cavalieri. Il pilota bolognese, impegnato a Suzuka con la RSV4 assieme ai compagni Shinjo e Wada ha concluso la gara in 20^ posizione, nonché terzi nella Stock. Per lui era la prima volta e siamo convinti non dimenticherà questa storica esperienza. Una menzione la merita anche Christian Napoli, 25° alla sua prima 8 Ore con la Yamaha R1 del team Kremer.