Il weekend di Silverstone per Fabio Quartararo era iniziato nel peggiore dei modi, fuori dalla Q2 ed in fondo alla griglia di partenza. In gara però il passo in avanti c'è stato, un quindicesimo posto che, al netto di un piccolo incidente di percorso con una carena volata via, sa di ottimismo per una Yamaha che guarda già al futuro. Oggi il pilota francese è sceso in pista con una moto assai diversa sotto il profilo aerodinamico, segno che la volontà di Yamaha di lottare al pari delle case rivali è più viva che mai, ed i risultati sembrano incoraggianti.
"E' stata una buona gara, sopratutto rispetto a ieri - esordisce il francese - abbiamo provato una nuova carena, una nuova forcella ed un setup diverso al posteriore. Ho corso con una moto su cui non avevo mai fatto alcun test e ci siamo detti che avremmo dovuto fare un tentativo. Questo era un ottimo circuito in cui fare un tentativo del genere con una carena, perché ci sono molti cambi di direzione. Quanto alle impennate invece non c'era lo spazio necessario per quel tipo di accelerazione, ma penso che per l'Austria potrebbe rivelarsi utile. Nei primi sei o sette giri è andato tutto bene, poi è successo quello che è successo. E' stato difficile perché poter sorpassare qualcuno nel misto ed essere ripreso sul rettilineo è sempre frustrante, ma era il meglio che potessi fare".
Cos'è successo con Marini?
"Non si è trattato di un errore - prosegue Fabio - sfortunamente corriamo così al limite che a volte bisogna tentare di tutto. E' successo anche a Marc, ma oggi sfortunatamente in quel contatto ho perso parte della carena, sono cose che possono succedere".
Senza questo problema avresti potuto avvicinarti ai primi?
"Obiettivamente penso di no, i primi cinque giravano molto vicini, il loro ritmo era molto veloce. Quando sul tracciato l'aderenza non è delle migliori, la Yamaha fa davvero fatica. Credo che Aleix oggi abbia fatto il miglior giro sui due secondi netti, ma l'anno scorso si girava più veloci, quindi il grip oggi era decisamente inferiore. Sotto questo aspetto perdiamo ancora troppo".
Pensi che la moto utilizzata in questa gara possa diventare la base anche per i prossimi tracciati?
"Non possiamo passare direttamente a questa moto, abbiamo apportato moltissime modifiche ma il feeling in generale non è migliorato poi così tanto. La carena forse è ciò che ha fatto più differenza, penso che la terremo sperando che l'accelerazione migliori".
Anche gli scarichi , simili a quelli Ducati,potrebbero aver influito?
"Non li abbiamo provati abbastanza perché nelle FP1 le condizioni del tracciato erano diverse ma di certo non siamo peggiorati sotto quell'aspetto".
Sembra che ormai la strada tracciata sia quella di lavorare sullo sviluppo per il 2024.
"Sono appena uscito dal meeting e ci stiamo lavorando. La cosa che è chiara a tutti è che la priorità assoluta resta il motore. Alcuni pensano che la nostra velocità non sia poi così diversa dai nostri rivali, ma oggi in pista la situazione è stata abbastanza chiara. Con quelle aerodinamiche la differenza è gigantesca. Il motore è la base per tutta la stagione, poi si può lavorare ed aggiungere le aerodinamiche, il telaio, gli scarichi.. ma è la base che conta più di tutto".
Cosa ti aspetti dalle prossime gare?
"Sono ottimista, so che abbiamo dei limiti ma so anche quale sia il problema. Darò il mio 100% per continuare a lavorare anche per lo sviluppo, ma al livello attuale l'unico che ero in grado di superare oggi era Morbidelli, perché abbiamo la stessa moto. Coi rivali appena vai in frenata loro ripartono in accelerazione e non c'è mai una vera opportunità per un sorpasso".