Non capita spesso vedere Bagnaia arrivare al traguardo in 14ª posizione, ma è quello che è successo oggi nella sprint race di Silverstone. Pecco partiva dalla 4ª casella e fin da subito si è capito che qualcosa non andava per il verso giusto, invece di attaccare subiva e con il passare dei giri la situazione non ha fatto che peggiorare. Il campione del mondo scuote la testa e allarga le braccia.
“Il team sta cercando di capire cosa sia successo, piacerebbe anche a me saperlo - inizia la sua spiegazione - Sul bagnato nelle libere di questa mattina ero 2°, in qualifica ho lottato per la pole position, ma nella sprint è successo qualcosa”.
Cosa?
“Già dal giro di riscaldamento ho capito che qualcosa non andava, avevo una sensazione strana. In gara, poi, per me era difficile fare qualsiasi cosa, mi superavano da tutte le parti: ero al limite pur andando piano. So che il 14° posto non rispecchia il mio potenziale”.
Hai un’idea di quale possa essere stato il problema?
“Sinceramente no, ma sono sicuro che non è stata una questione di assetto. Prima di domani avremo tempo di capire cosa sia accaduto”.
Quali erano le sensazioni in sella?
“La moto si muoveva tanto. Nel giro di riscaldamento ho cercato semplicemente di portare in temperatura le gomme e andavo largo in ogni curva, non capivo cosa stesse succedendo. In gara sono quasi caduto alla prima frenata, ho rischiato tanto per tutti e 10 giri. Ero in difficoltà, non riuscivo a frenare e questo poi mi limitava anche in accelerazione. Ho usato la moto con cui ero caduto in qualifica, forse dobbiamo controllare meglio se ci era sfuggito qualche problema, non so. Non ho idea se sia stato un problema di gomme, la cosa migliore è verificare ogni cosa in modo da chiarirci le idee”.
A proposito di qualifiche, le condizioni erano da bandiera rossa?
“Lo erano già le FP3. Se fossi caduto in gara come ho fatto in qualifica, avrei preso 2 o 3 piloti. Per un turno di prove può andare anche bene, ma in gara non si può correre in quelle condizioni”.
È la tua peggiore gara da un bel po’ di tempo a questa parte?
“Sì, ma quello che mi tranquillizza e mi fa stare sereno è che non è successo per un mio demerito. So che non è quello il nostro livello, c’è solo qualcosa da capire”.
Nel male, è andata bene che fosse solo la sprint?
“Assolutamente, anche se ho perso 9 punti su Bezzecchi e 4 su Martin. Non sono pochi, anche perché a inizio anno avevo già perso 3 gare alla domenica. Cose del genere non devo succedere”.
Domani si correrà sull’asciutto, ti tranquillizza?
“Ieri pomeriggio mi ero sentito alla grande. Su questa pista è più difficile che su altre fare la differenza perché devi pensare a gestire il consume della gomma posteriore, non devi spingere troppo e devi farlo al momento giusto. Qualunque siano le condizioni, partirò per lottare per le prime posizioni”.
Ti sei fatto un’idea dei valori in campo sull’asciutto?
“Ci sono diversi piloti con il potenziale per essere competitivi. Questa è una pista in cui se sei costante, anche senza essere il più veloce, puoi avere un vantaggio. Io penso di avere un buon potenziale, venerdì riuscivo a gestire bene le gomme, ma non sono il solo e basta ricordarsi quello che era successo lo scorso anno: al traguardo c’erano 10 piloti in 6 secondi”.