Un po’ sottotono al mattino, in netta ripresa al pomeriggio: è il consueto copione di Bagnaia al venerdì, quando inizia il GP pensando più a mettersi a posto per la gara che al cronometro. Anche se a Silverstone qualche problema più del previsto lo ha avuto e ha dovuto rimboccarsi le maniche. La missione è stata portata a termine con un 7° posto che lo mette in Q2 per domani.
“Questa mattina ho avuto un piccolo problema su una moto e l’altra aveva un assetto che non mi piaceva, ho faticato - ha ammesso Pecco - Nel pomeriggio mi sono sentito bene dall’inizio, ho migliorato le mie sensazioni, non si è visto un grande passo da parte mia solo perché non ho avuto abbastanza tempo per provare tutto. Nel giro secco sono stato un po’ sfortunato con Bastianini al primo tentativo, ma nel secondo mi sono sentito bene sulla moto e alla fine sono contento di questa prima giornata”.
Ti sei accorto che Enea aveva fatto un errore?
“Avevo capito un po’ la situazione e avevo previsto il suo rientro in pista dopo l'errore, non è stato pericoloso, anche se per un attimo mi sono spaventato. Ho visto che stava faticando a trovare la giusta fiducia con la nuova moto, avendo perso tutta la prima parte di stagione, soprattutto nella fase di ingresso curva, quello è il punto in cui la Ducati 2023 è più diversa dalla precedente”.
Il tempo di Aleix Espargarò ti ha sorpreso?
“Sia lui sia Maverick hanno deciso di fare 3 time attack di fila dando per scontato che domani piova, è una strategia che ci poteva stare. Quel tempo mi aveva sorpreso sul momento, ma poi ho capito che lo aveva fatto al 3° tentativo”.
Domani potrebbe piovere tutto il giorno.
“Non sono spaventato per le qualifiche e la sprint perché quest’anno mi sento bene sul bagnato e penso potrò essere competitivo. Spero solo che dopo il 2018, quando avevano annullato la gara per la pioggia, abbiano fatto qualcosa per migliorare la situazione”.
Domenica invece dovrebbe esserci il sole, ti senti già pronto o avresti bisogno di maggior tempo per lavorare sulla moto?
“Le FP2 è stato un turno molto importante, in cui siamo riusciti a trovare la soluzione ai problemi che stavo avendo, quindi sono abbastanza tranquillo di potere essere competitivo. Molti giri li ho abortiti per bandiere gialle o per tornare ai box, ho spinto ma non si vedono nei cronologici, il passo era buono. Comunque molti piloti vanno forte, anche perché non puoi spingere come vorresti, altrimenti le gomme calerebbero troppo”.
Non avete trovato condizioni facili con freddo e vento, abbiamo visto tante cadute.
“Sicuramente è la peggiore situazione possibile, simile a quella che troviamo a Phillip Island, ma lì abbiamo gomme specifiche e qui no. Il problema che lo pneumatico ha il massimo grip al primo giro, ma se spingi subito rischi di perdere l’anteriore, soprattutto nelle curve a destra. Però bisogna farlo, stare nei primi 10 è importante, infatti abbiamo visto molti piloti fare 3 time attack ed è qualcosa di insolito, anche perché se domani fosse asciutto non avrebbero più gomme morbide nuove da usare. Io ho lavorato alla mia maniera e penso sia andata bene, questa non è una pista che si adatta particolarmente bene al mio stile di guida, ma ogni anno miglioro. Sono partito più avanti rispetto allo scorso anno”.
In che senso non si adatta bene al tuo stile?
“In questa pista devi riuscire a fare curvare bene la moto nelle curve veloci, dove non carichi l’anteriore. Lì perdo un po’, ma nel pomeriggio sono già riuscito a migliorare. Questa è un pista difficile, una delle più tecniche del calendario perché è molto larga e veloce, quindi ci sono molte interpretazioni possibili. Inoltre il grip è particolare perché le gomme calano tanto ed è molto importante riuscire a gestire il tutto”.
Hai provato le ali sulla forcella?
“Non ho avuto tempo, abbiamo migliorare la nostra situazione che non era delle migliori all’inizio”.