Dalla roulette di Gara 1 a Most esce il numero 9! È quello di Danilo Petrucci, protagonista di una prestazione super che gli ha consentito di arrivare sul gradino più basso del podio. Giù il cappello di fronte alla prestazione del portacolori Barni, così come alla scelta di affidarsi alla gomma intermedia, grazie alla quale è arrivato in terza posizione.
Dopo il podio di un mese fa a Donington, per lui si tratta del secondo podio nel Mondiale SBK.
“Sono ovviamente soddisfatto di questo risultato – ha detto Petrux – le condizioni odierne però erano belle toste. Avevo pensato di utilizzare la gomma da bagnato prima del via, dato che non conoscevo la intermedia. L’ultima volta che la utilizzai era il 2016. Poi ho visto Toprak e Rea fare quella scelta, così ho pensato di seguire la loro decisione, visto che loro hanno grande esperienza in questo Campionto. All’inizio non avevo fiducia, poi però il tracciato ha iniziato ad asciugarsi e si è rivelata la scelta corretta. È stata una Gara 1 tosta, ma penso che il podio ci ripaghi di quanto fatto”.
Questa volta l’esperienza dei due avversari si è rivelata d’aiuto.
“A volta l’esperienza paga, anche se ormai non è più così, dato che siamo nell’era di un motociclismo moderno, dove le moto sono più semplici e si va subito veloce una volta che ci sali su”.
In tutto ciò Danilo non scorda l’inizio dell’avventura SBK.
“All’inizio della stagione non è stato facile trovare la giusta fiducia, specialmente con la gomma anteriore, complice soprattutto il mio peso. Non avevo molte armi a disposizioni, ma siamo riusciti a compiere un passo avanti con tutto il mio gruppo di lavoro e Ducati”.
Petrucci è per la seconda volta sul podio in questa stagione, ma all’orizzonte c’è un sogno da continuare a rincorrere.
“La mia priorità è vincere, ma dobbiamo tirare fuori il massimo per arrivare a giocarci la vittoria, perché quello è l’obiettivo finale. Una chiamata dalla Honda? Probabilmente negli ultimi anni sono invecchiato e forse non sono più utile alla Honda come qualche anno fa. Magari con Camier potrei però prendere un caffè (scherza)”.
In merito alla sua risposta tende a chiarire.
“In una squadra ufficiale serve un pilota con esperienza per sviluppare la moto e non so se al momento altre Case sono pronte per vincere al di fuori di Yamaha e Ducati, dato che il mio obiettivo è il successo. Se fossi stato più giovane magari ci avrei pensato (scherza)”.
Questo Petrucci di strada ne ha fatta tanto in questo Campionato e ora si gode il bello.
“All’inizio della stagione ero preoccupato, ma sono sempre Danilo, con le mie qualità e con la mia persona. Ho dato tutto me stesso per imparare e arrivare a questo risultato”.