Manuel Puccetti arriverà oggi pomeriggio a Most. Poco prima della partenza in aereo per la Repubblica Ceca abbiamo avuto modo di contattarlo per capire le sue intenzioni legate al 2024. Il mercato incombe e nel paddock iniziano a circolare i primi rumors legati al futuro del team tricolore, impegnato in SBK e SSP.
Come sempre il patron della squadra emiliana non si sottrae alle domande, spiegando con chiarezza l’attuale situazione: “È dal 2017 che sono con Kawasaki in SBK – ha ricordato – in questi anni ci siamo tolti molte soddisfazioni, condite da podi e vittorie. Ricordo soprattutto la stagione 2019 con Toprak, un campione dal talento eccezionale"
Quei momenti sembrano però lontani e Manuel non ci gira attorno sull’argomento: “In queste ultime stagioni la Kawasaki sta soffrendo e la cosa è evidente, basti pensare che pure un fuoriclasse come Rea deve rincorrere. Per noi che siamo un team privato è ancora tutto più complicato. Dacciamo fatica ad arrivare in zona punti e questa cosa non è accettabile per me e tutte le persone che credono nel nostro progetto”.
Puccetti sta cercando quindi di capire come muoversi: “Il mercato sta per entrare nel vivo e io ho già iniziato a guardarmi attorno. Ho infatti valutato la BMW e la Ducati. BMW ha un progetto di crescita ambizioso e l’esempio è dato dalla scelta di puntare su Toprak. La Ducati invece è una moto vincente e la conferma arriva da piloti come Bassani e Petrucci, capaci di lottare per i podi e per le posizioni di vertice. Se decidi di puntare su una Panigale, giusto per fare un esempio, questo ti consente di avere l’appeal da parti di molti piloti. Ad oggi aspetto un segnale dalla Kawasaki, ma non è da escludere il fatto che possa anche decidere di concentrare gli sforzi solo sulla SuperSport. Al tempo stesso però non voglio rinunciare alla Superbike, infatti sto valutando seriamente Ducati e BMW così come la Yamaha”.
L’obiettivo di Manuel per il 2024 è chiaro: “La nostra priorità è quella di avere una moto competitiva con un pacchetto semplice e performante. In questi anni abbiamo visto cosa ha fatto in pista Ducati, sviluppando e concentrando le proprie forze nel mondo delle derivate. Noi vogliamo quindi tornare a quelli livelli dove eravamo fino a pochi anni fa e se Kawasaki non ci consente di farlo , dovremo muoverci di conseguenza”.