Risolte le criticità di ieri pomeriggio in Gara 1 sotto la pioggia, a distanza di appena ventiquattro ore Tommy Bridewell è tornato prontamente ai suoi abituali livelli di competitività. Sempre più pilota del momento nonché capo-classifica del British Superbike, nella conclusiva sfida in programma sui saliscendi di Brands Hatch il numero 46 ha concesso il bis dopo la vittoria nella precedente Gara 2, registrando contestualmente una nuova doppietta per lo squadrone BeerMonster PBM Ducati. Con Glenn Irwin secondo, i due compagni di squadra se le sono suonate di santa ragione per conquistare il primato con soli 133 millesimi a fare la differenza sulla linea del traguardo. Il tutto al culmine di 20, tiratissimi giri.
Bridewell incontenibile nel BSB
Superato un biennio a dir poco avaro di soddisfazioni, la formazione di Paul Bird è tornata a ricoprire posizioni più consone alla propria gloriosa tradizione, massimizzando l’innesto di piloti esperti, affamati, veloci e specialisti della Superbike d’oltremanica. Una tesi suffragata proprio in questa Gara 3. Una volta portatosi al comando nel corso del dodicesimo giro, Tommy Bridewell ha poi regolato in volata il team-mate come accaduto in due distinte occasioni nel precedente round di Snetterton. TB46 ha messo a segno la sesta affermazione stagionale, la tredicesima della carriera nel BSB, abbozzando un primo tentativo di fuga in campionato.
Bridewell scappa in campionato
Alla luce delle cinque vittorie conseguite nelle ultime sei gare Tommy Bridewell vola a +34.5 punti di vantaggio nei confronti dello stesso Glenn Irwin, nel finale parso in difficoltà con la gestione degli pneumatici Pirelli. Considerando che da quest’anno lo Showdown non si baserà più sul sistema playoff conosciuto fino al 2022 (QUI i dettagli), giunti di fatto a metà stagione 2023 si profila in maniera tangibile un discorso-a-due tra i Ducatisti per i giochi-campionato: Kyle Ryde (costretto al ritiro per la rottura del cambio) paga adesso 77 lunghezze di svantaggio, addirittura 81 per Josh Brookes (uscito di scena complice una rovinosa scivolata pronti-via alla Paddock Hill Bend).
Verso Thruxton
Con Christian Iddon (4°) e Danny Kent (5°) staccatisi progressivamente dal gruppo di testa, chi invece ha dimostrato di avere le potenzialità per spezzare l’egemonia Ducati risponde al nome di Ryan Vickers, vincitore di Gara 1. Sempre più a suo agio alla guida della Yamaha R1 vestita con i colori LAMI OMG Racing, il Campione 2018 della Superstock 600 britannica ha concluso terzo a +0″237, restando in piena corsa per il successo fino all’esposizione della bandiera a scacchi. Elementi di buon auspicio in vista del successivo round in data 11-13 agosto prossimi sul velocissimo tracciato di Thruxton dove, in tempi recenti, la quattro cilindri di Iwata si è sempre ben comportata.