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MotoGP, Kenny Roberts Jr: "Una volta il computer sulla moto era il pilota"

"Oggi guardano i dati e sanno individuare il problema, ai miei tempi non avremmo mai capito che alcuni problemi magari dipendevano dalla pressione dell'anteriore. Ora possono migliorare la moto più facilmente"

MotoGP: Kenny Roberts Jr: "Una volta il computer sulla moto era il pilota"

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Il weekend di Goodwood sta riunendo tantissimi campioni della storia del motociclismo ed ognuno sta ovviamente parlando della propria storia e di quanto sia cambiato il mondo delle moto in questi anni. Tra i protagonisti presenti c'è anche Kenny Roberts Jr, campione del mondo della 500 nel 2000 e figlio d'arte del mitico King Kenny. 

L'americano ha espresso il proprio punto di vista sull'attuale MotoGP ai colleghi britannici di Crash.net, offrendo una visione molto particolare di quanto sia cambiato il mondiale rispetto agli anni in cui correva. 

"La tecnologia di cui dispongono oggi i piloti, rispetto a noi, li limita ancora in modi in cui noi eravamo limitati da pneumatici, telaio, sensazioni della moto. Non eravamo così precisi con i computer e la consapevolezza di quanto accadeva, ma sapevamo che c'erano dei limiti da parte del pilota. Ora possono riconoscere i limiti e migliorare un'area specifica... Per esempio, ora ci si concentra sull'aumento della pressione degli pneumatici anteriori. Noi non ne sapevamo molto. Quando passavamo una giornata in pista o una sessione con condizioni più calde, non abbiamo mai capito cosa stesse succedendo... Ora possono dire 'questo è il motivo'".

Secondo Roberts, la mancanza di elettronica all'epoca costringeva il pilota a ragionare in modo completamente diverso in sella. 
"Dovevano solo affidarsi al pilota. All'epoca eravamo noi il computer! Se ci venivano date informazioni che non capivamo bene, era difficile capire cosa stesse succedendo sulla moto".

Per Roberts si tratta della prima esperienza a Goodwood. 
"È il mio primo anno qui, io e la mia famiglia siamo arrivati in Inghilterra ieri e abbiamo guidato fino a ieri sera. Non ho guardato nessun video e non ho cercato su Google nulla su Goodwood... siamo arrivati ed è fantastico! Non potevo immaginare quanto fosse grande e quanto fosse coinvolgente. Lo so, per i miei due figli e mia moglie venire con me è un sacrificio, quindi non avrei potuto immaginare di organizzare tutto questo senza di loro!".

Photocredit @Motogp.com

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