La prima metà di stagione del Campionato Italiano Velocità 2023 va in archivio con due piloti racchiusi in appena sei punti nella Supersport, addirittura quattro in 20 punti. Un campionato ancora aperto a qualsiasi scenario, attualmente l’unico di fatto insieme (in via del tutto eccezionale) alla classe regina Superbike. Le premesse della vigilia sono state rispettate a pieno all’Autodromo Piero Taruffi di Vallelunga, dove non sono mancati gli spunti d’interesse contornati persino da momenti di alta tensione nelle due gare andate in scena il week-end appena trascorso. Nel bene e nel male con due protagonisti indiscussi: Simone Corsi e Roberto Mercandelli.
Il contatto di Gara 1
A tal proposito urge fare un riassunto delle puntate precedenti. Entrambi invischiati nella lotta per la vittoria, nel corso dell’ultimo giro della prima gara del sabato Simone Corsi ha azzardato un sorpasso su Roberto Mercandelli (allora in testa) al Tornantino. Ingresso aggressivo e conseguente contatto, con il portacolori Rosso e Nero Yamaha caduto a terra a causa della divagazione sull’erba presente all’esterno del nastro di asfalto (QUI il video). Una mossa giudicata troppo “pericolosa” dalla direzione gara, comportando una penalità di sei secondi per l’ex Motomondiale, retrocesso pertanto dal primo posto d’arrivo al terzo gradino del podio alle spalle di Emanuele Pusceddu e Luca Ottaviani (QUI la cronaca).
Dichiarazioni al veleno
Una mazzata dura da accettare per l’alfiere AltoGo Yamaha che, a caldo, si è lasciato trascinare (comprensibilmente) dalla frustrazione del post-gara, dichiarando al parco chiuso ai microfoni del CIV: “Questo sta diventando sempre più uno sport da fighette”. Non è tardata la risposta di Mercandelli in una story pubblicata sabato sera sul proprio profilo Instagram: “Sono stato spinto fuori intenzionalmente, aver paura di non riuscire a vincere neanche al campionato italiano probabilmente fa commettere queste scorrettezze”, ha scritto in modo alquanto amareggiato.
Il ritorno di Mercandelli in Gara 2
Stemperata (in parte) la tensione del momento, la domenica i diretti interessati si sono ripresentati ai nastri di partenza con la fervida intenzione di riscattare, chi per un motivo e chi per un altro, l’epilogo di Gara 1. La sorte ci ha messo di nuovo lo zampino tanto che la seconda manche ha seguito lo spartito del giorno antecedente, riproponendo i due a stretto contatto per il primo posto. Si è assistito all’ennesima, stupenda battaglia in grado di tenere tutti col fiato sospeso, ma questa volta pulita e corretta nei canoni della sportività. Alla fine, l’ex vicecampione della Supersport tricolore l’ha spuntata con forza e per distacco, ritrovando un successo che gli mancava da Misano 2 dello scorso luglio dopo un avvio di stagione deludente. Mentre Corsi dal canto suo, con Marco Bussolotti classificatosi 5°, ha pensato bene di amministrare il secondo posto per guadagnare la leadership di campionato.
Prove di riappacificazione
Mentre Mercandelli era intento a festeggiare impennando la propria Yamaha R6, nel pieno del giro d’onore Corsi ha deciso di affiancare il rivale, prima mostrando il “pollice all’insù” e infine scambiandosi reciprocamente il cinque (vedi la foto d’apertura e il video allegato qui sotto). Un gesto di grande professionalità davanti alle telecamere, per quanto qualche scoria sia rimasta a distanza di poche ore dall’accaduto. Almeno ascoltando le loro dichiarazioni in conferenza stampa, incalzati sull’argomento.
Qui Mercandelli
“Ho già espresso il mio pensiero, abbiamo due visioni differenti. Piuttosto certi episodi dovrebbero rimanere circoscritti alla sola pista, mi auguro che non avvengano mai più”, ha detto il numero 93 in chiaro riferimento all’alterco scatenatosi nel post-Gara 1 che, secondo le indiscrezioni raccolte, avrebbe coinvolto alcuni membri e familiari dei due schieramenti.
Qui Corsi
“Quando si sta percorrendo l’ultimo giro di una gara reputo normale portare un attacco leggermente più al limite, soprattutto se ci si sta giocando la vittoria. Anche Bernardi ha fatto una manovra simile nei confronti di Pirro in Superbike (nello stesso punto, ndr). Ormai comunque fa parte del passato, rispetto la volontà della direzione gara e mi tengo la penalità”, ha concluso il numero 40.
CIV Supersport da sballo
Giusto e sbagliato dividono, in mezzo c'è il buon senso e la passione per il motociclismo. Sul piano puramente sportivo invece il prosieguo del CIV Supersport si prospetta all’insegna degli spunti. Frutto di una classifica corta, gare incerte e combattutissime, un livello qualitativo dei piloti da far invidia e il nuovo dualismo Mercandelli vs Corsi che presto potrebbe (potenzialmente) mettere in palio il titolo nazionale. Non una semplice utopia considerando che grazie a questa vittoria Mercandelli figura adesso a 28 lunghezze da Corsi, subito dietro a Bussolotti (-6), Pusceddu (-14) e Massimo Roccoli (-20), con ancora 150 punti a disposizione. Sarà il caso di godersi questo mese e mezzo di pausa da qui alla Racing Night (notturna) di Misano del 29 luglio prossimo al fine di ricaricare le batterie e placare del tutto gli animi...
Simone Corsi e Roberto Mercandelli si danno il cinque: