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SBK, Pierre Yves Bian, il francese più veloce al TT: "L'Isola di Man è speciale"

INTERVISTA - Pierre ha conquistato uno storico secondo posto nella Supertwin: "Ogni mattina mi sveglio, faccio colazione e penso al TT. Qui c'è la vera passione, sono orgoglioso di quello che ho realizzato"

SBK, Pierre Yves Bian, il francese più veloce al TT: "L'Isola di Man è speciale"
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Il Tourist Trophy 2023 ha regalato una grandissima soddisfazione a Pierre Yves Bian, che si è preso un posto nella storia conquistando un secondo posto nella Supertwin alle spalle di Peter Hickman ed ha anche segnato il giro più veloce di sempre di un francese al Mountain. Durante il nostro viaggio al TT, abbiamo pensato di parlare con lui, che da pilota francese si è trovato a battere gran parte dei britannici, storicamente i più veloci all'Isola di Man.

Nel raccontare la soddisfazione per il podio conquistato, Pierre aveva letteralmente gli occhi che sorridevano, sprizzava gioia da tutti i pori ed è stato davvero interessante scoprire quanto sia grande il suo amore per questa gara e questa isola. 

"Penso di non aver ancora davvero realizzato quello che è successo ieri - ci ha raccontato - sono davvero orgoglioso, un secondo posto per un francese, un pilota europeo qui è un qualcosa di magico. Sono orgoglioso perché è stato il frutto di un duro lavoro durato diversi anni per arrivare qui ed essere salito sul podio mi rende davvero felice ed orgoglioso". 

Ho fatto questa domanda a diversi piloti. Il tuo sogno era quello di diventare il migliore pilota possibile in pista, oppure hai sempre sognato di essere qui al Tourist Trophy?
"Questa è una domanda difficile! Ma io penso di aver scelto il Tourist Trophy. Perché qui al TT ci sono emozioni speciali. Ogni giorno dell’anno quando faccio colazione penso al TT, perché qui c’è adrenalina, sei nervoso. Ma quando finisci la gara alla fine è un momento magico. Provi sensazioni incredibili e sei orgoglioso per quello che hai fatto". 

Come pilota francese, cosa significa per te essere qui ed anche battere tanti piloti britannici. Perché loro hanno passione, hanno un legame particolare con questa gara. 
"Qui sull’Isola di Man è sempre pieno di persone davvero appassionate. Ricordo ieri, a fine gara, mentre passavo a Gooseneck per il mio ultimo giro, tutto il pubblico aveva le mani e le braccia in alto! E’ qualcosa di folle, non è normale avere un francese così avanti in classifica qui, è stato emozionante. Mi sono sentito di vivere un sogno alla fine. L’isola di Man è speciale per questo, per la passione che c’è". 

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