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MotoGP, GPOne car, Enea Bastianini: "Vedere gli altri correre fa male!"

Enea Bastianini tornerà a correre al Mugello, e per l'occasione è salito nuovamente nella GPOnecar. Quattro chiacchiere a tutto tondo, dal periodo di fermo e guarigione, alle sue impressioni sulla stagione vista 'dall'esterno'

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In occasione del ritorno di Enea Bastianini sul circuito del Mugello, ritorna anche la GPOnecar, un format che il pilota italiano conosce bene, essendo già stato nostro ospite sin dai tempi della Moto3. Dalle sensazioni provate durante lo stop forzato ai retroscena della guarigione, abbiamo discusso con lui di MotoGP a tutto tondo.

Il tempo ha un certo valore per il pilota, come hai passato questo periodo di stop forzato?
"All'inizio è stato molto complicato, quando alle prime gare vedevo i piloti affrontare i circuiti mentre io non ero pronto ha fatto male. Poi nell'ultimo periodo le cose sono migliorate, la mia forma fisica è migliorata ed ho ripreso ad allenarmi. Sapere che a breve sarei tornato in sella, sopratutto le ultime tre settimane sono passate più velocemente con questo pensiero in testa".

Il tempo per te sarà importante già da questo venerdì in vista delle qualifiche.
"Ormai le FP1 e le FP2 sono diventate fondamentali, e quando entri direttamente in Q2 poi puoi rilassarti un pochino".

Citando il tuo manager, il tempo non passa ma 'arriva'.
"Dipende da come ti svegli la mattina, a volte passa, a volte arriva. Per uno come Carlo ad esempio il tempo arriva!" - scherza il pilota.

Qui al Mugello questo fine settimana, anche il tempo meteorologico potrebbe fare la differenza.
"Sinceramente non ho guardato le previsioni meteo, non vedo l'ora di tornare in sella, in qualsiasi condizione sarà il tracciato, non fa differenza. Sull'asciutto penso che potrei essere competitivo, sul bagnato ho meno certezze, ma in fondo è tanto che non corro in entrambe le condizioni".

Incidenti come il tuo possono accadere in questo sport, come l'avete gestita tra voi piloti?
"Secondo me si sarebbe potuto evitare, ma è chiaro che col senno di poi è sempre più facile dire così. Nelle situazioni bisogna trovarcisi".

Hai guardato tutte le gare da casa?
"A malincuore, ma si, come è giusto che fosse. Anzi, devo ammettere che da casa si scorgono alcune dinamiche che è difficile osservare mentre si corre".

Col nuovo format, nonostante la tua corsa per il titolo sia stata compromessa in partenza, ci sono ancora moltissimi punti a disposizione. Pecco è ancora raggiungibile, il mondiale non è così irrimediabile, sei d'accordo?
"In questo momento la mia priorità è tornare a correre facendo delle buone gare, ora ci saranno tre weekend di fila che saranno fondamentali per riprendere fiducia e sopratutto conoscere il team, che per me è ancora abbastanza nuovo. Qui al Mugello penso di poter essere veloce, ma è presto per pensare al campionato".

Che idea ti sei fatto di questo campionato? Fino ad ora non sembra ancora esserci stato un protagonista assoluto.
"Sicuramente fino ad ora la stagione ha riservato molte sorprese. La KTM è migliorata molto, e sopratutto nelle sprint è sempre efficace. In Ducati forse Pecco non ha raccolto quanto avrebbe potuto, ed ha avuto anche un pizzico di sfortuna, ma è lui l'uomo da battere. Quanto a Marc.. saprà fare bene, in qualche modo riesce sempre a starti dietro".

Vedendole da fuori, queste sprint race ti stanno piacendo?
"Difficile dirlo, non avendone finita una. Sicuramente sono imprevedibili, ma potrò risponderti solto dopo Sabato".

Queste gare che hai perso sono state un'occasione mancata non solo sportivamente, ma anche economicamente per un pilota.
"Non mi ha toccato, forse avrei potuto vincere qualcosa, ma io vedo ancora il mio sport come un divertimento, non è solo un lavoro. Siamo retribuiti bene perché corriamo dei rischi, specie su queste MotoGP sempre più potenti e veloci".

Cosa ne pensi invece del livello tecnico raggiunto dalle moto. Pensi che limitino in qualche modo i piloti?
"Ormai il livello raggiunto in MotoGP è molto alto. Tutti i piloti si allenano duramente, mentre le moto sono molto più vicine che in passato, specialmente quelle dei team satellite. In Pramac penso abbiano addirittura la stessa moto che ho io, e queste forse non aiuta a far uscire il pilota".

Parliamo invece degli altri piloti Ducati.
"Ognuno di loro ha una sua particolarità. Zarco ad esempio è molto forte sul misto, mentre Pecco ha il suo punto di forza nella frenata. Martin ha un'ottima percorrenza, quanto a me... forse l'ingresso in curva.

Domanda scontata ma d'obbligo, com'è tornare da italiano qui al Mugello?
"E' bello sia perché ritorno, sia perché venirci in auto in uno dei due gran premi di casa è piacevole. Riuscire ad andare forte sarebbe ancora meglio, sopratutto per i fans".

Chi ti ha chiamato di più in questo periodo lontano dai circuiti? Dall'Igna, Domenicali?
"Mi hanno chiamato più o meno tutti, anche Tardozzi, mentre con Paolo Ciabatti ci siamo anche scambiati dei feedback, che all'inizio però erano abbastanza negativi. Chiamarli per dirgli che non ero pronto ad affrontare le gare è stato abbastanza difficili, essendo appena agli inizi del nostro nuovo rapporto. Sarà una partenza in salita".

Cosa ricordi delle tue prime GPOnecar?
"Che ero molto emozionato, ma ricordo anche che mi avevate portato fortuna ed avevo fatto un buon risultato!"

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