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MotoGP, Quartararo: “La tripletta sarà tosta, ma mi aiuterà ad avere più fiducia”

“Non voglio crearmi aspettative per non restare deluso. Il Mugello e Assen sono tra le piste più fisiche del calendario, ma disputare tre gare consecutive mi permetterà di adattarmi a ciò che abbiamo”

MotoGP: Quartararo: “La tripletta sarà tosta, ma mi aiuterà ad avere più fiducia”

Fabio Quartararo arriva al Mugello senza troppe aspettative, dopo il settimo posto raccolto nel GP di Francia. Le difficoltà della Yamaha sono ormai note in questo inizio di campionato. Proprio per questo il nizzardo, che ha deciso di fare un passo indietro con il set-up della sua M1, si prepara a stringere i denti nel fine settimana del GP d’Italia, che darà il là a una tripletta impegnativa per El Diablo e la Casa di Iwata. La prima con il nuovo format di gare della MotoGP.

“Sarà tosta, anche perché il Mugello, Assen e Austin, per me, sono le piste più fisiche in calendario. Soprattutto questa e Assen - ha ammesso Fabio - Dobbiamo essere molto concentrati, in salute, e cercare di recuperare il più velocemente possibile, ma penso andrà bene. Mi piace l’idea di avere tre gare consecutive e credo che per noi sarà importante, visto che dovremo adattarci alla vecchia moto”.

A dare fiducia al transalpino è soprattutto il layout del Mugello, che spera possa aiutarlo a sopperire alla poca potenza della sua M1.

“Partire dalle curve lente è uno svantaggio per noi dal punto di vista aerodinamico, ma credo che lo svantaggio di potenza sia molto minore in uscita dalle curve veloci, quindi penso che in rettilineo andrà meglio che a Le Mans o ad Austin. Sarà meno problematico, rispetto al passato” ha ammesso Quartararo, che non disporrà di particolari aggiornamenti, nella tappa in toscana: “Nelle prime quattro o cinque gare abbiamo sempre cercato di capire qual era la versione migliore della moto. Potevamo fare di tutto, ma alla fine abbiamo capito che nulla di ciò che provavamo funzionava particolarmente e già a Jerez la mia squadra ha deciso di tornare alla configurazione dell’anno scorso - ha spiegato - Gli ingegneri hanno provato a fare qualcosina in più, ma a Le Mans abbiamo deciso di ritornare a ciò che conoscevamo. Userò questa moto per le prossime tre gare, poi avremo sei settimane di pausa e ci penseremo su. Forse non è l’ideale schierarla così per tre gare, ma almeno conosciamo la moto”.

Una situazione difficile da accettare per il Campione del Mondo 2021, che prova a guardare le cose con un pizzico di fiducia e filosofia.

“Sulle prime, ovviamente, è frustrante, perché nel precampionato non mi era mai capitato di provare così tante cose, a livello di telaio, motore, e aerodinamica. Ed è frustrante il fatto che non abbiamo usato niente di tutta quella roba. Anche nei test a Jerez abbiamo collaudato nuove componenti e non abbiamo usato nulla - ha affermato il transalpino - È una situazione frustrante, ma dobbiamo concentrarci su ciò che abbiamo e dare il massimo. Credo che il fatto di tenere la stessa moto per tre gare consecutive mi aiuterà ad avere più fiducia, che è ciò di cui ho bisogno. Forse non è il massimo, ma almeno conosco la moto e potrò adattarmi a ciò che abbiamo”.

Conscio dei limiti della propria moto, il pilota Yamaha preferisce non farsi grosse aspettative sui risultati di questo weekend, da affrontare prestando particolare attenzione alle Qualifiche di sabato.

“A essere sincero, non ho delle aspettative in questo momento - ha chiosato Quartararo - Ovviamente, mi aspetto di fare il massimo, ma in questo istante la mia speranza è quella di stare nelle prime due file sabato. Non sto neanche pensando a domenica e al risultato delle gare, perché l’unica volta che sono riuscito a qualificarmi abbastanza bene ad Austin, sono riuscito a fare una buona partenza e a salire sul podio. Se devo essere sincero, non avevamo la velocità per salire sul podio, ma Pecco, che era davanti, è caduto, e Marc era assente - e sappiamo tutti quanto è veloce - A essere realisti sarebbe stata una Top 5, ma è comunque meglio che chiudere decimi. Dobbiamo ottenere il 100% del nostro potenziale e, per quanto mi riguarda, è giusto che io sia realista e non mi fissi su un risultato, perché potrei restare molto deluso altrimenti”. 

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